LUCIA BIGOZZI
Cronaca

L’ultima notte prima del lavoro. In 500 in corsa per i banchini. Domani la selezione decisiva

Già sulla base dei curriculum scremate oltre cento posizioni, le assunzioni saranno circa 90. Al via la costruzione del villaggio che conferma le tre grandi baite e la rete degli altri stand.

L’ultima notte prima del lavoro. In 500 in corsa per i banchini. Domani la selezione decisiva

Già sulla base dei curriculum scremate oltre cento posizioni, le assunzioni saranno circa 90. Al via la costruzione del villaggio che conferma le tre grandi baite e la rete degli altri stand.

Cinquecento in coda per un posto. Sotto l’albero di Piazza Grande gli aspiranti Tirolesi sono quasi raddoppiati nel breve spazio di in una manciata di settimane. Dai 380 di inizio ottobre, ora i curriculum arrivati a destinazione sfiorano il tetto dei cinquecento, un nuovo record nella Città del Natale. Tutto concentrato tra le trentanove costruzioni in legno (la rete di casette che fanno da cornice alle maxi-baite): e da domani scatta il grande cantiere. Operai al lavoro dopochè sull’Antiquaria si spegneranno le luci e comincerà un’altra storia, un altro racconto. Quello di un evento ormai classificato tra i primi a livello nazionale e in grado di intercettare visitatori dal sud e dal centro Italia ma pure dal nord, bruciando sul tempo i mercatini dell’Alto Adige. Arezzo diventa crocevia del popolo del Natale, i turisti che scelgono la nostra città come destinazione per il periodo delle vacanze, allungando il soggiorno.

Da domani, dunque Piazza Grande cambia volto e indossa l’abito luccicante della festa più attesa. Lo stesso giorno - non è un caso - in cui nel quartier generale di Confcommercio, i Tirolesi selezioneranno tra i cento migliori candidati, i novanta richiesti per la grande maratona del gusto e della bellezza. Chi sono? Ragazzi tra i 18 e i 25 anni che scelgono un’occupazione temporanea concentrata nell’arco di due mesi: una full immersioni nella Città del Natale vissuta dal’altra parte della "barricata", quella degli operatori economici che animano il grande evento, da un milione e mezzo di presenze.

Un lavoro nel mercatino di montagna più meridionale del mondo. Commercio, che segue l’organizzazione degli stand di piazza Grande "incastonati" nella Città di Natale lanciata dalla Fondazione In tour, guida la selezione del personale.

E stavolta il primato è certificato ancora prima che il Villaggio tirolese alzi il sipario delle sue mille sorprese. Perchè non era mai successo, assicurano dal quartier generale di Confcommercio, di ricevere richieste ancora prima di lanciare l’offerta, come è accaduto alla fine di settembre. E neppure di raccogliere cinquecento candidature per circa novanta posti di lavoro. In coda aspiranti tirolesi anche da fuori provincia: Firenze, Perugia e perfino dal Sud, con gruppi di candidati organizzatissimi e determinati a raggiungere la meta: un posto nelle baite del Villaggio delle meraviglie. Un effetto travolgente, a giudicare dai numeri che lievitano di anno in anno e non solo per il Natale aretino. Perchè gli effetti sull’indotto lasciano il segno: dai fornitori, alle aziende specializzate nei prodotti tipici, a quelle della logistica. Opportunità di lavoro per tutti: è la cifra che gira intorno alla Città del Natale nelle sue infinite declinazioni.

Una proposta, quella del villaggio tirolese che fa il botto tra i giovani ma al tempo stesso segnala un paradosso sul quale riflettere: tanti ragazzi in coda per lavorare al Mercato tirolese, ristoranti e negozi in affanno per il personale che non si trova. Tant’è. Qui il Natale è la benzina nel motore: una corsa che parte il 16 novembre fino al 29 dicembre, tutti i giorni da giovedì a domenica, intensificando le aperture a cavallo delle grandi festività.

Domani scatta il gran giorno: per chi aspira a un posto di lavoro per due mesi carichi di adrenalina e chi costruisce una piccola città di montagna nella grande Città del Natale.