L’Università dell’età libera riparte. Dalla Cadorna a Colcitrone ma il trasferimento non piace a tutti

Saranno i locali dell’ex scuola Chiarini ad ospitare gli appuntamenti del prossimo anno accademino. C’è chi lamenta la location distante da parcheggi. Santori: "Nuova sede servita dai mezzi pubblici".

L’Università dell’età libera riparte. Dalla Cadorna a Colcitrone ma il trasferimento non piace a tutti

L’Università dell’età libera riparte. Dalla Cadorna a Colcitrone ma il trasferimento non piace a tutti

di Gaia Papi

AREZZO

"L’anno accademico 2024-25 dell’Università dell’età libera Enzo Ficai", il 36esimo, avrebbe potuto coincidere con la chiusura di questo importantissimo servizio di educazione permanente per anziani. Ma dopo mesi di tentativi e di porte chiuse, grazie principalmente ai buoni uffici della vice sindaca Lucia Tanti, ha ottenuto di poter usufruire per le lezioni ordinarie dell’ex scuola elementare Chiarini, il bellissimo palazzo di via Pellicceria perfettamente restaurato con belle aule attrezzate multimediali e servizi" spiega il professor Claudio Santori, direttore di uno dei tre percorsi proposto dall’Università, quello a carattere estetico. Fino a giugno dello scorso anno, i corsi erano tenuti nella sede di Piazza Fanfani, nella palazzina ex Caserma Cadorna, sede storica dell’università, quella in cui la scorsa settimana sono partiti i lavori in vista della demolizione del fabbricato esistente e della realizzazione del nuovo, destinato a ospitare il Centro per l’impiego. Dopo mesi di incertezze, in cui l’università non sapeva se avrebbe avuto una nuova collocazione, e quindi se i corsi sarebbero ripartiti o meno, "Ad ottobre l’anno accademico aprirà alla grande nel bellissimo palazzo di via Pellicceria" continua Santori.

Ma da parte di alcuni studenti sono emerse polemiche circa le difficoltà per raggiungere la nuova sede. "Mentre per arrivare alla Cadorna la strada è tutta in pari e, come è ovvio, non c’erano problemi di parcheggio, arrivare in via Pellicceria, per gambe non più allenatissime, sarà un problema" ci scrivono. "Le polemiche non hanno senso perché il Pollicino arriva esattamente a pochi metri dalla sede, per giunta in leggera discesa - ribatte Santori. D’altra parte chi polemizzava evidentemente era all’oscuro dei mesi di tentativi compiuti dal Consiglio e in particolare dal presidente Piero Redi; inoltre nessuno aveva alternative da proporre. Avendo dovuto lasciare la sede storica dell’ex Caserma Cadorna l’anno accademico 2023-24 si è tenuto regolarmente grazie alla preside del Liceo "Redi" che ha concesso tre aule per ospitare le lezioni". Ma intanto l’università si prepara ad ottobre ad inaugurare il nuovo anno accademico, il 36esimo si diceva. "In questa sede si aprirà alla grande" spiega un entusiasta Santori. L’università continuerà ad offrire "agli anziani, prevalentemente diplomati e laureati, il servizio di alto livello culturale di cui hanno bisogno per mantenersi attivi. I corsi sono aperti a tutti, consentono anche un’attività di socializzazione. Non ci sono esami, ma solo lezioni, integrate da gite culturali e viaggi di istruzione. E’ un servizio di eccellenza per chi vuol mantenersi attivo o magari riprendere gli studi interrotti".