REDAZIONE AREZZO

Made in Italy, la parola d'ordine di Gold Italy

Boldi: "Sensazioni positive, può iniziare un periodo favorevole"

gold italy

Arezzo, 21 ottobre 2018 - Made in Italy parola d'ordine con 300 aziende provenienti da tutti i distretti orafi italiani: Arezzo, Vicenza, Valenza e non solo, che presenteranno qui la loro innovazione creativa. Tutto in nome dell’oreficeria italiana al centro di Gold Italy in programma al palaffari fino a lunedì. Italian Exhibition Group ha organizzato la sesta edizione della fiera dove il gioiello creato e prodotto rigorosamente in Italia diventa protagonista di presentazioni esclusive e Arezzo la migliore vetrina per le eccellenze di casa nostra.

L’oro aretino è tornato positivo secondo l’analisi del monitor distretti della Toscana, GoldItaly arriva quindi un momento favorevole per l’export?

“I report sono sempre un po’ sfalsati rispetto al momento attuale perché si rivolgono a un periodo precedente – dice il presidente di Arezzo Fiere Andrea Boldi - ma il sentiment per questo evento è molto positivo. Abbiamo avuto una forte adesione da parte dei buyers, segno di ritrovato interesse sul made in italy, visto che questo è un evento 100% italiano. Chi viene a Gold Italy è fortemente orientato su design e manifattura italiana, è una clientela sensibile al nostro prodotto. La fiera è rivolta non a tutti i buyers ma a chi punta su un prodotto raffinato. E nelle richieste di adesione siamo felici di aver trovato buyers provenienti da paesi tradizionalmente votati ad altri mercati, come quelli Usa, tutto ciò ci lascia ben sperare. Ci sono le condizioni per una ripartenza del settore. E’ un momento favorevole anche grazie alle difficoltà degli altri: penso alla battaglia commerciale tra Usa e Cina, si riapre una piccola ma importante fetta di mercato sull’Italia”.

La qualità dell’oreficeria Made in Italy e l’offerta di Gold Italy come forte richiamo per visitatori nazionali e internazionali attesi da Usa, Hong Kong, Cina, Sud Est Asiatico, Africa del Nord, Emirati Arabi, Russia ed Europa dell’Est. Si tratta di grossisti italiani ed esteri, retailer italiani interessati al Cash & Carry e catene di negozi, network tv e marketplace. Chi sono i buyers attesi ad Arezzo?

“Vengono da 30 paesi per intercettare le nuove collezioni, chi viene qui vuole il made in italy. Abbiamo fatto una scelta coraggiosa escludendo espositori esteri, ma è anche la nostra forza. Tanto il lavoro fatto prima della fiera col programma Incoming messo in atto da Ieg per selezionati buyers provenienti da mercati internazionali in target con l’offerta espositiva: tutto gestito con la piattaforma Business Matching, a cui hanno accesso buyers ed espositori per creare agende virtuali personalizzate ed incontri mirati tra domanda e offerta. Ciò porterà sempre più benefici al settore rendendo più efficace il tempo in fiera. Qui anche il cash&carry che permette di intercettare una serie di mercati con tempistiche più strette legate per esempio al Natale”.

Quali i prodotti vincenti?

“Il mercato è fluido, chiunque ha da trasmettere un’idea creativa col suo prodotto può farlo. Copiare non paga più, i messaggi sono sempre più diversi e incontrano il gusto. Vincono innovazione e look, il prodotto esportante può essere anche minimalista, l’importante è avere uno stile. Tendiamo a recuperare l’individualità in una grande varietà di proposte e Gold italy esprime quelle italiane”.