
AREZZO DON ALVARO BARDELLI IMPARTISCE LA BENEDIZIONE AI BAMBINI
Arezzo, 11 febbraio 2015 - Sarà ancora una volta lì, ad aspettare i pellegrini della Madonna del Conforto. Domenica, la giornata campale ma più amata da don Alvaro Bardelli, parroco della cattedrale e che ogni giorno riceve tantissime persone. Tutte a caccia di conforto, con la minuscola ma anche coln la maiuscola, specie il 15 febbraio domenica prossima.
«Questa devozione ha coinvolto la città, è entrata nel cuore delle persone anche perché la figura di Maria è quella della mamma. Anche il titolo di conforto è qualcosa di cui ognuno ha bisogno, fa parte dell’uomo cercare consolazione. Tante persone che magari trascurano la fede hanno mantenuto questo legame attraverso Maria. La città in tutte le sue espressioni economiche e istituzionali partecipa alla festa, da due anni anche con l’omaggio dei quartieri della Giostra».
Don Alvaro è anche esorcista, da lui vanno in tanti a chiedere aiuto, anche per liberare dal diavolo il parente o l'amico. "Come nell’atlante di Maria Arezzo è sottolineata in modo particolare vorrei che nel cuore di ogni aretino la Madonna fosse considerata in modo speciale e soprattutto vorrei che sparisse dalla bocca degli aretini, e lo dico anche come esorcista, questa zampata diabolica che è la bestemmia».
Intorno alla Madonna del Conforto il mondo è cambiato. «I problemi più sentiti sono salute, lavoro, famiglia, matrimoni difficili, rapporti coi figli. Il conforto si concretizza in accoglienza, ascolto, benedizioni, assoluzioni, preghiere di liberazione, esorcismi,. La Madonna ogni tanto chiama al suo santuario gli aretini per ritrovare la strada». Ma i cambiamenti della città li interpreta perfino dai fiori. «I fiori sono sempre tanti ma sono cambiate quasi tutte le ditte. Quelle che un tempo erano le più evidenti ora sono scomparse e ce ne sono altre».