ALBERTO PIERINI
Cronaca

Madre e figlia uccise, il dramma dei ragazzi rimasti soli

Subito allontanati dalla tragedia. Il dolore dei compagni di scuola pronti a stringersi intorno al sedicenne. Lutto cittadino per i funerali, minuto di silenzio in Comune

Arezzo, 14 aprile 2023 - Hanno visto e sentito tutto. Forse anche di più, perché se hai due anni o anche sedici vedere tuo padre che accoltella tua madre (Sara Ruschi) deve essere devastante. E rischia di accompagnarti per tutta la vita. E’ quello che è passato negli occhi di una bambina e di un ragazzo, in quella casa dell’orrore. Sono stati i primi ad essere accompagnati via, se non altro per non rimanere a lungo davanti al corpo senza vita della nonna Brunetta Ridolfi. Ma ormai era tardi. E loro restano come testimoni di questo delitto. Sono rimasti soli, anzi no.

E' successo nella notte. Il figlio di 16 anni ha dato l'allarme (foto Falsetti)

Hanno ancora il nonno, nella sua casa di Ceciliano: da quanto filtra da lui sarebbero stati portati, con l’appoggio costante dei servizi sociali. Ma sta alla magistratura prendere la decisione definitiva, sul filo di un solo punto di riferimento: l’interesse dei due figli di Jawad Hicham. Una frequenta il nido, il fratello il Professionale Margaritone. Ed è circondato da una stima enorme, considerato un talento dell’istituto: ed è uno degli elementi che ieri ha alimentato il dolore nella scuola. Pronta a intervenire, ci dicono fonti vicine alle superiori, per venire incontro allo choc dei compagni di classe e soprattutto del ragazzo non appena tornerà in pista. Per loro fin dalla mattina spezza una lancia il vicesindaco Lucia Tanti, seguita poi dallo stesso sindaco. "Arezzo sarà vicino a questi “suoi” figli e farà ogni cosa per garantire loro sostegno e giustizia".

Il consiglio comunale si è aperto con un minuto di silenzio per le vittime del duplice omicidio: e si va verso il lutto cittadino nel giorno dei funerali.

"La violenza non appartiene a questa città, che continuerà a difendere in ogni modo i propri valori, dei quali la civiltà è il principio fondante".

Violenza che lascia un’altra traccia profonda. Proprio ieri, nel giorno di un doppio femminicidio, arrivano i dati 2022 del Codice Rosa, i casi di vittime di violenza tra i più fragili, bambini e donne in testa. Continua l’aumento dopo la frenata che era scattata con il Covid: 222 nel 2020, 228 nel 2021, stavolta 263. In un trend che comincia a rivedere il picco del 2019, quando superarono quota 280. Un’escalation che non può passare inosservata, soprattutto nelle sue proporzioni, un aumento secco del 15%. Tra i casi di un anno in salita 234 gli adulti e 29 i minori. E l’incrocio tra il bilancio e quei colpi di coltello suona ancora più fragoroso, pur nella concomitanza casuale tra i fatti e i numeri. Mentre la città si sveglia contusa dalla tragedia della notte. Nei bar, nelle strade, nel passeggio non si parla d’altro. Per non parlare dei social, lì dove la striscia di morte scatena le reazioni più diverse. Sullo sfondo di una serie di delitti che da qualche mese attraversano soprattutto le famiglie. Lì dove i bambini vedono e sentono tutto.