Arezzo, 15 dicembre 2024 – Sotto l’albero c’è la nuova magistratura della Giostra. L’accordo tra le forze politiche in consiglio comunale è già raggiunto e, salvo colpi di scena, sarà ratificato nella seduta di giovedì prossimo. Elezione che arriva con qualche mese di anticipo rispetto alla tradizione perché dopo il Covid la scelta dei togati si sovrappone al voto nei quartieri (prolungati di un anno nel 2020) che si svolgerà entro febbraio. A quel momento l’organo giudicante dovrà essere già insediato e operativo per omologare il risultato elettorale.
Come annunciato dal consigliere delegato Paolo Bertini si tornerà a nove componenti, dopo l’anomalia del decimo uomo degli ultimi sei anni dovuto alla maldestra spartizione tra quartieri, associazioni giostresche e politica (in magistratura c’era anche il consigliere comunale Angiolo Agnolucci nel doppio ruolo di elettore ed eletto) architettata dall’ex vice sindaco Gianfrancesco Gamurrini e portata a termine con l’emendamento proposto da Bertini.
Nel gruppo dei togati che saranno in carica dal 2025 al 2027 ci sono alcune novità e diverse vecchie conoscenze, anche se nessuno degli uscenti, giunti al limite dei due mandati consecutivi, può essere confermato. Il primo magistrato, che per consuetudine è un magistrato di carriera, sarà Marco Dioni: il pubblico ministero della procura di Arezzo aveva già guidato le toghe del Saracino per due trienni dal 2013 al 2018. Nulla però in confronto all’inossidabile Leone Provenzal, avvocato civilista che dal lontano 2007 è ininterrottamente nel gruppo della magistratura alternandosi nel ruolo di magistrato ordinario e di cancelliere (come avvenuto negli ultimi sei anni). Curriculum molto simile a quello dell’avvocato penalista Mauro Messeri (è stato anche esperto di regolamento in giuria) che dovrebbe prendere il posto di Provenzal come cancelliere. La carica non viene assegnata dal consiglio comunale: ci sarà da attendere la riunione di insediamento dei togati per l’ufficialità. Nella casella dei ritorni in magistratura si iscrivono anche Giuseppe Caroti, altro avvocato che è stato anche presidente del consiglio comunale durante il governo di centrosinistra e Marcello Lazzeri, avvocato e giudice sportivo della Federcalcio aretina.
Nel capitolo novità ci sono invece due professionisti del diritto che appartengono, curiosamente, allo stesso studio legale: Fratini-Tenti-Di Meco. Nell’elenco concordato tra maggioranza e opposizione ci sono infatti i nomi di Osvaldo Fratini, socio fondatore dell’Associazione avvocati del lavoro e di Filippo Alberti, noto penalista.
La cinquina degli avvocati al fianco del primo magistrato Dioni è integrata da tre nomi molto conosciuti in città che vanno a rappresentare la cosiddetta società civile. A partire dal medico Marco De Prizio, responsabile della chirurgia generale e d’urgenza di Arezzo, uno dei pionieri della robotica all’ospedale San Donato. C’è poi l’unica donna che indosserà la toga rossa: la psicologa Elisa Marcheselli. È la presidente dell’Associazione psicologi di Confcommercio e guida anche il comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio, oltre a essere iscritta alla lista civica Ora Ghinelli. Entra in magistratura, infine, il presidente della storica società sportiva Ginnastica Petrarca Simone Rossi che nella vita è un manager assicurativo di Unipol Sai.
Federico D’Ascoli