SILVIA BARDI
Cronaca

Mala movida: la municipale aveva chiesto un coprifuoco anti-alcol, resta l'allarme

La relazione inviata al Comune dopo i fenomeni di degrado Nella zona della Badia ci sono troppi locali, frequentati da giovanissimi e fonte di assembramento

Violenza alla Badia

Arezzo, 18 gennaio 2022 - In Comune sapevano tutto. I vigili urbani avevano stilato una relazione dettagliata sulla «malamovida» della zona della Badia ad Arezzo e indicato anche le possibili soluzioni. Le cause, le conseguenze, i nuovi locali che vendono alcolici, gli ammassamenti di giovani e minorenni, i disagi dei residenti costituiti in Comitato, gli atti vandalici, la sporcizia, il mancato rispetto delle norme anticovid, i problemi di ordine pubblico. Una relazione che il comandante dei vigili urbani di Arezzo Aldo Poponcini aveva commissionato all’ispettore Gianluca Brutti tra settembre e ottobre in cui, dopo una esatta fotografia della situazione, si proponeva al sindaco di firmare un’ordinanza restrittiva sugli orari dei locali che somministrano bevande alcoliche in quella zona, con obbligo di chiusura dalle 23 alle 6 di mattina il giovedì, venerdì e sabato. A questo punto più delle proteste dei residenti della zona intorno a piazza della Badia, più degli schiamazzi e i vandalismi degli avventori notturni, a fare rumore per gli abitani che hanno chiesto l’accesso agli atti amministrativi di Palazzo Cavallo è il silenzio del Comune e del sindaco sul degrado che la movida ha provocato. La relazione - visionata da ’La Nazione’ - scatta una fotografia che va ben oltre quella dei residenti, nella quale si evidenziano «fenomeni di aggregazione che creano disturbo, disagio, pericolo alla civile convivenza», comportamenti che l’amministrazione deve «scoraggiare» mentre invece sono state rilasciate licenze a pubblici esercizi che somministrano bevande in spazi troppo piccoli e senza bagno, che favoriscono «ammassamenti all’esterno», anche in ottica di allarme Covid, richiamando nuovi clienti «conseguenti all’iniziativa Arezzo non molla e riparte». Comportamenti, ammettono i vigili nella relazione, che nemmeno la squadra antidegrado riesce a controllare. Nonostante le multe contro i ragazzi che «soddisfano le proprie esigenze fisiologiche sotto gli occhi attoniti dei residenti», nonostante le multe a due locali «per aggregazione all’interno e all’esterno che causavano disturbo, disagio e pericolo», nonostante che «tutta la zona nelle mattine di sabato e domenica deve costantemente essere ripulita in maniera straordinaria dal personale della Sei Toscana al fine di eliminare il fetore dovuto alla continua minzione della notte precedente, le chiazze di vomito, le centinaia i bicchieri e altri rifiuti abbandonati lungo le strade, prolungamento esteso di locali incapaci di governare la massa dei propri avventori». Una situazione «incontrollabile» ammette il comandante dei vigili urbani Aldo Poponcini a ’La Nazione’: «Il fenomeno ci preoccupa e ancora di più ci preoccupa l’arrivo della primavera, soprattutto perché i protagonisti sono in gran parte minorenni, ammassati in branchi, spesso protagonisti di atti di violenza, di spaccio di droga e di abuso di alcol e non solo in centro. Non sono fatti gravi come a Milano, ma sono preoccupato. Posso assicurare che ci organizzeremo con le altre forze di polizia per controllo e identificazione. Ma cosa succede se un sabato non possiamo farlo?».