Due circostanze identiche, o quantomeno molto similari, a distanza di una settimana: nella prima, quella di Anghiari, il miracolo è avvenuto; nella seconda, vicino a Badia Tedalda, si è invece consumata la tragedia. Un nuovo arresto cardiorespiratorio durante una battuta di caccia, con gli amici che prestano i soccorsi, ma stavolta ogni tentativo si rivela vano.
La vittima, Moreno Caibugatti di 69 anni, era di Badia Tedalda e nel panorama venatorio locale era molto conosciuto, anche perché in passato – e per lungo tempo – era stato presidente dell’Ambito Territoriale di Caccia (Atc) numero 2, quello della Valtiberina e ancora si stava adoperando in favore delle istanze dei cacciatori.
Tutto è successo ieri mattina intorno alle 10 nella zona compresa fra il valico di Viamaggio e l’Alpe della Luna: Caibugatti faceva parte di un gruppo di appassionati impegnato nella caccia alla lepre; è stato uno di loro a rinvenirlo a terra privo di sensi dopo essere stato colpito quasi sicuramente da un infarto. Ben presto, anche gli altri si sono accorti della estrema gravità della situazione e hanno allertato i soccorsi, praticando il massaggio cardiaco come successo ad Anghiari. Era l’unica cosa che in quel punto del bosco, peraltro impervio, avrebbero potuto fare, attendendo l’ambulanza del 118 della Croce Rossa di Sansepolcro e il Pegaso, ma sono arrivati anche l’elicottero Drago dei vigili del fuoco, il soccorso alpino e speleologico toscano e le forze dell’ordine. Caibugatti è stato caricato e trasferito ad Arezzo, dove però è giunto purtroppo già morto. Grande la commozione suscitata in paese, dove nel giro di pochissimo tempo la triste notizia è arrivata: cognato del sindaco Alberto Santucci, Moreno Caibugatti era stato titolare in paese di un negozio di generi alimentari che aveva chiuso da poco per godersi la meritata pensione. Lascia nello sconforto la moglie Lorella Santucci e i due figli, Alessandro e Lucia.