Arezzo, 17 settembre 2024 – Doveva essere un pomeriggio di sport e serenità come tanti, in palestra a giocare a basket insieme ai compagni di squadra della Sba Arezzo. Al contrario, si è trasformato in un pomeriggio drammatico quando un giovane atleta, 17enne, si è accasciato, colpito da un grave malore.
Sono stati minuti di terrore per chi si trovava sul parquet. Momenti in cui è difficile mantenere il sangue freddo, eppure un dirigente, formato all’utilizzo del defibrillatore, ci è riuscito: ha preso l’apparecchio e lo ha utilizzato, salvandogli la vita. Nel frattempo al palazzetto dello sport alle Caselle è arrivato il 118, che ha portato il giovane all’ospedale San Donato. Secondo le prime informazioni non sarebbe in pericolo di vita.
La prontezza e la preparazione del dirigente e la disponibilità del defibrillatore: tre fattori determinanti per salvare la vita di un giovane sportivo. Tre fattori che andrebbero tenuti a mente. E non può che venire in mente la meritoria opera di un’associazione toscana come “Regalami un sorriso”, che grazie ai servizi fotografici realizzati in occasione di eventi sportivi (per lo più corse podistiche) nel corso degli anni ha donato a enti e associazioni del territorio 200 defibrillatori, oltre a promuovere corsi per l’utilizzo e promemoria per la corretta manutenzione (piastre e batterie hanno una scadenza e vanno periodicamente sostituite).