Bucine (Arezzo), 30 luglio 2024 – Una felice vacanza che in un attimo diventa un incubo a occhi aperti. Il dramma si è consumato ieri pomeriggio in una struttura ricettiva del territorio comunale di Bucine, quando una bimba di 2 anni ha perso conoscenza annegando in piscina. Mancavano pochi minuti alle 16 e la centrale operativa del 118 della Asl Toscana Sud Est riceveva la segnalazione del terribile incidente. La piccola di origini tedesche si trovava in un agriturismo con la famiglia per trascorrere serenamente le vacanze estive tra i paesaggi suggestivi della Valdambra.
E quale migliore occasione se non quella di cercare un po’ di refrigerio e relax in piscina in giornate caratterizzate da temperature decisamente oltre la media estiva. Poi, per circostanze ancora al vaglio dei Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, la bambina ha iniziato ad avere gravi problemi di respirazione, rischiando di annegare. Forse un incidente, forse una fatale distrazione . Saranno i successivi accertamenti a chiarire quel che è successo.
Il destino ha voluto che a bordo piscina fosse presente un medico non in servizio, che ha iniziato immediatamente a praticare il massaggio cardiaco sul corpo della piccina. Nel frattempo si attivava la macchina dei soccorsi. Un’ambulanza con infermiere a bordo si è precipitata sul luogo dell’incidente da Montalto, poi è atterrato l’elisoccorso Pegaso 1, con cui la minore è stata trasportata all’ospedale Meyer di Firenze in codice rosso dopo essere stata stabilizzata. Un vero e proprio volo disperato verso la struttura pediatrica, dove la piccola è stata ricoverata nel reparto di rianimazione in prognosi riservata. Non è dato sapere se la bimba sia o meno in pericolo di vita.
Certo è che l’intervento tempestivo del medico ha sicuramente evitato che nella struttura ricettiva si potesse consumare una tragedia. Adesso i familiari restano con il fiato sospeso e sperano affinché le condizioni della figlia migliorino, ora che è monitorata costantemente dal personale sanitario.
Nell’aretino continuano così a consumarsi drammi in riva agli specchi d’acqua. È un bilancio preoccupante che, almeno fino ad oggi, non accenna a placarsi. Soltanto domenica scorsa una donna straniera di 56 anni ha rischiato di annegare scomparendo tra le acque nella Golena del Tevere, nell’Area Naturale Protetta tra i comuni di Anghiari e Sansepolcro. La turista stava facendo il bagno, quando all’improvviso è scomparsa sotto il pelo dell’acqua per circa 3 minuti. I presenti, sgomenti, hanno chiamato i soccorsi e la donna è stata poi ricoverata al San Donato senza essere in pericolo di vita.
Il 22 luglio a Pieve a Maiano, nel comune di Civitella, un episodio che fortunatamente ha avuto un felice epilogo. Un bimbo di 5 anni è stato infatti rianimato dai genitori dopo che dell’acqua era finita nelle vie respiratorie. La famiglia di origine belga, nell’Aretino per le vacanze, nelle manovre da compiere, è stata guidata via telefono da un’infermiera del 118 di Arezzo. Babbo e mamma hanno così evitato il peggio, strappando il figlio all’annegamento grazie ad una manciata vitale di secondi. In questo caso freddezza e determinazione hanno prevalso sulla paura.