Arezzo, 20 dicembre 2024 – Aveva picchiato il nonno con una katana mentre alla nonna aveva lanciato una macchina da cucire. Per quello che ha fatto ieri è arrivata la condanna per maltrattamenti in famiglia: due anni e quattro mesi per il giovane 21enne aretino che negli anni passati faceva parte della baby gang di Montana quella che ha terrorizzato Arezzo tra il 2021 e il 2022. Rapine, aggressioni e minacce. Tra le file della gang c’era anche lui e tra l’altro per quello che ha fatto è indagato per associazione a delinquere insieme agli altri compagni che facevano capo a Walid Rakia. Procedimento che ancora non è arrivato a sentenza.
Il verdetto è invece arrivato per un altro di quelle inchieste che ha a suo carico. Ieri il giovane è tornato in tribunale ma per un’altra storia. La pm Emanuela Greco lo accusava di maltrattamenti in famiglia. La procura gli contestava vari episodi violenti: una volta aveva ferito il nonno con una katana mentre alla nonna aveva lanciato una macchina da cucire. E non solo: in più occasioni sarebbe andato in escandescenza in casa lanciando oggetti e colpendo con calci e pugni la porta. Minacciava i genitori, tra l’altro in presenza delle sorelline che sono minorenni. E il che in aula è un aggravante. Una volta è arrivato a casa con una pistola scacciacani senza il tappo rosso e che quindi poteva confondersi con l’arma vera e propria. E infatti anche per questo episodio c’è un altro faldone in procura che si somma ai tanti altri fascicoli aperti a suo carico.
Ieri uno di questi è arrivato a sentenza. Con il suo legale il giovane imputato aveva optato per il rito abbreviato che gli ha permesso uno sconto di pena di un terzo, pur rinunciando al dibattimento. Il giudice per le indagini preliminari Claudio Lara lo ha condannato a due anni e quattro mesi per maltrattamenti. Adesso è in carcere, in attesa anche degli altri procedimenti. Il ragazzo, come accertato da una perizia, sarebbe anche affetto da un disturbo bordenline della personalità e per questo la famiglia aveva richiesto in passato anche aiuto ai servizi sociali. Ma nessun percorso è poi mai iniziato.