Un rientro graduale al Marconi potrebbe avvenire già dal mese prossimo. L’ipotesi è al vaglio in queste ore e molto probabilmente ne sapremo di più alla fine della settimana. Ieri circa 500 studenti dell’istituto professionale di San Giovanni sono tornati sui banchi dei locali messi a disposizione provvisoriamente al centro pastorale Guido Guerra di Montevarchi, al convento della Suore Stimmatine di via San Lorenzo e alla parrocchia del Bani. Una soluzione condivisa anche dalla scuola e che è andata principalmente nella direzione di non sottoporre gli studenti a ulteriori trasferimenti, chiedendo al contempo che l’Ip diventi oggetto di un vero e proprio intervento di riqualificazione complessiva di tutto l’immobile. Adesso si sta valutando se procedere, a partire da febbraio, al trasferimento delle classi attualmente spostate in via San Lorenzo, collocandole per il momento al piano terra dell’edificio.
Nei prossimi giorni verrà ultimata anche la pavimentazione, i cui lavori sono partiti il 5 gennaio anziché il 2 per dei ritardi della ditta incaricata. Non appena il quadro sarà più chiaro, si prenderà dunque in considerazione un ritorno in classe scaglionato. È destinata a innumerevoli colpi di scena la vicenda che ormai da settembre tiene banco - è proprio il caso di dirlo - sulla cronaca locale. Soltanto venerdì sera era giunta la notizia della proroga degli affitti che ha consentito a studenti e insegnanti di non rientrare almeno per il momento al Marconi. Una decisione, quella della provincia di Arezzo, che ha trovato in quel caso il plauso dei genitori: "Ci sentiamo di ringraziare il presidente Polcri(nella foto a destra) per una scelta che tutela i nostri figli ma che, a nostro avviso, evidenzia anche la fondatezza dei nostri timori circa la sicurezza del fabbricato" aveva fatto sapere la consulta dei genitori dell’Isis Valdarno.
Poi avevano promesso di vigilare sui prossimi step. Tutti questi temi sarebbero stati all’ordine del giorno dell’incontro che era stato previsto entro il mese di dicembre tra provincia, scuola, genitori e studenti e che alla fine non si è tenuto. I genitori, durante l’incontro del 20 dicembre in Sala dei Grandi, avevano chiesto una perizia aggiuntiva sulle parti strutturali dell’immobile, ma Polcri ha più volte confermato che la struttura è sicura e che non c’è necessità di alcuna perizia strutturale aggiuntiva, esortando di conseguenza gli studenti a non temere di rientrare nel plesso.
La relazione sulle condizioni di sicurezza dell’Ip specifica che, alla luce di una legge del 2014, non si sono verificate condizioni tali da richiedere una nuova agibilità e pertanto la certificazione e il collaudo del 1989 attestano la stabilità strutturale del fabbricato. Il presidente della provincia si è reso però disponibile, entro la durata del suo incarico, a lavorare ad un progetto di ristrutturazione dei locali. In caso i lavori dovessero risultare eccessivamente onerosi, sarà valutata, insieme al Comune di San Giovanni, la costruzione di una nuova scuola.