REDAZIONE AREZZO

Mariano chiude e accusa Selvaggia Lucarelli: "Mollo tutto anche per colpa sua"

L’annuncio via social del ristoratore che aveva partecipato alla trasmissione di Alessandro Borghese. In passato aveva denunciato anche commenti omofobi

Mariano Scognamiglio con Alessandro Borghese e i concorrenti di "4 Ristoranti"

Arezzo, 19 gennaio 2024 – ”Adesso continuerò ad insegnare, sono professore precario di materie aziendali in un istituto superiore cittadino". Parole di Mariano Scognamiglio, ristoratore campano, ma aretino di adozione che ha chiuso definitivamente il proprio locale in via Vittorio Veneto.

"Anch’io sono vittima della gogna mediatica, anch’io esposto allo shitstorm dei dubbi di Selvaggia Lucarelli, come la collega suicida di Sant’Angelo Lodigiano", dice Scognamiglio che nell’aprile scorso aveva denunciato in alcune interviste: "Gli aretini mi boicottano perchè sono gay: è cominciato tutto quando ho partecipato a ’4 ristoranti’ di Alessandro Borghese e nel corso del programma è venuto fuori esplicitamente la mia preferenza sessuale, anche grazie al bacio che in trasmissione ci siamo scambiati col mio compagno".

Mariano in passato aveva lanciato un appello e una raccolta fondi per non far chiudere il locale, sostendo anche che il proprio orientamento sessuale sarebbe stato una causa della mancata presenza di clienti. Pensiero che la Lucarelli aveva criticato insieme alla campagna per raccogliere fondi.

Era il 2020 quando la trasmissione di Alessandro Borghese "4 ristoranti" arrivò in città. Vinse "La lancia d’oro" di piazza Grande. Maurizio Fazzuoli il proprietario, nonché ex capitano di porta Crucifera, racconta: "Godiamo ancora di quella pubblicità. Sono tanti i turisti che vengono a cercare il locale per la notorietà televisiva. Mi dispiace che Mariano non sia riuscito a fare altrettanto" spiega. "Visibilità di cui continuano a godere anche gli altri due partecipanti alla trasmissione, l’osteria Il Grottino e la vineria dal Chiodo. Entrambi hanno le foto di quella giornata alle pareti. È stata una grande esperienza per noi, importante per la città e la categoria".

Proprio da Mariano era iniziata la scoperta dei sapori medievali aretini.

"Mangiammo molto bene. Anche se non è aretino doc preparò una bella cena. Mariano era specializzato in medievalistica: zenzero candito per aprire lo stomaco, bruschetta di verdura, zuppa con ceci e fagioli e fegatelli di maiale, che era il piatto per il bonus richiesto. Ecco perché il dispiacere per la sua chiusura è doppio".

Ci fu qualche battibecco fra di voi...

"Sì, perché Mariano giocò sporco, come è normale, perché si tratta pur sempre di un gioco".