Contratto in scadenza per Martino Gianni al 31 dicembre. Ma l’allenatore di Porta Sant’Andrea vuol prendersi un po’ di tempo ed ha messo in stand by il quartiere biancoverde che era pronto già da ora ad assicurarsi di nuovo le sue prestazioni.
Gianni, cosa c’è dietro questo prendere tempo?
"In questo momento sono preso dal lavoro e sinceramente ho altre preoccupazioni per la testa. La dirigenza di Sant’Andrea era già pronta a firmare, ma io ho bisogno di altro tempo prima di prendere una decisione riguardo ad un impegno molto importante per me. Ho bisogno di fermarmi e riflettere a mente fredda su quello che voglio fare".
Vuol aspettare l’esito delle votazioni per il rinnovo del consiglio direttivo, come si dice?
"La questione non è questa. Non mi interessa chi viene eletto e chi no. Voglio capire bene se ho ancora la volontà ed il tempo per portare avanti un nuovo progetto e se, chi mi dovrà venire dietro, ha voglia di impegnarsi ancora di più di quanto ha fatto in questi anni. È una decisione che dobbiamo prendere insieme. Anche loro devono dire se quello che voglio fare gli sta bene, non voglio imporre niente a nessuno. Ma prima di tutto devo decidere io".
Che progetti ha in mente per Porta Sant’Andrea?
"Il progetto preciso va visto poi, se accetterò di ripartire. Le aspettative del quartiere sono molto alte, ma per puntare in alto ci vuole impegno e qualità. Bisogna far salire ancora il livello. Quando vado in Giostra tutti si aspettano molto da me ed io stesso non sono capace di vivere di rendita. Potrei farlo, ma non mi piace. Devo avere sempre nuovi obiettivi e per centrarli ci vuole tanto impegno e tanto lavoro da portare avanti tutti insieme. Devo valutare questo, quanto sono ancora disponibile a dare".
Con i giostratori come sta andando, come hanno visto questo prendere tempo?
"Con loro non c’è nessun problema, come non ce n’è con la dirigenza e il quartiere. Sto bene con tutti i giostratori, tanto che li vorrei avere come figli. Gli allenamenti vanno avanti con regolarità, ma non parliamo mai di questa questione. Quando sarà il momento, lo faremo. Per ora sono in stand by".
Un bilancio di questi primi anni da allenatore nel quartiere che l’ha vista vincere anche da giostratore?
"Direi positivo, quello che mi ha chiesto la dirigenza al momento dell’ingaggio, l’ho ottenuto. Mi sento apposto sotto ogni punto di vista, morale e tecnico. Ho vinto due lance d’oro e anche la Prova generale. È aumentato il livello tecnico dei giovani giostratori ed è migliorata anche la qualità e la preparazione dei cavalli. Obiettivi che ho raggiunto anche con la collaborazione di tutti, ma che comunque sono stati centrati. E sono importanti traguardi".