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Cronaca

Mascherine, prima multa "salata"

Municipale, sanzione da 400 euro. Da oggi in servizio 15 nuovi vigili: saliamo a 94 ma sempre sotto organico.

di Alberto Pierini

EZZO

Controlli con i guanti ma non troppo: e soprattutto con gli occhi attenti a verificare l’uso delle mascherine. Finora nei pattugliamenti del venerdì e del sabato ha prevalso la prevenzione, più richiami e consigli che stangate. Ma alla fine una multa è scattata. E una multa di quelle severe: le nuove disposizioni sull’uso delle mascherine prevedono infatti una sanzione minima di 400 euro. Uno schiaffo di quelli che fanno male, anche se si riducono a 280 nel caso in cui ci si presenti alla cassa entro cinque giorni.

La conferma ci arriva proprio dalla polizia municipale. Una sanzione applicata nei giorni scorsi, secondo lo stile dei vigili solo dopo aver avvertito e informato a tappeto mezza città. Ma potrebbe essere anche solo l’inizio di sanzioni più robuste. Un accenno esplicito lo ha fatto ieri il sindaco Alessandro Ghinelli nella sua diretta Facebook del lunedì, ritornate sulle "onde" del Comune.

E ritornatoci nel giorno più critico, quello dei nove casi in 24 ore in città. La reazione è stata quella classica: intanto l’invito a rispettare le regole. E non solo un invito. "Di fronte a questi dati non possiamo far altro che rafforzare i controlli in città, sul rispetto delle regole. La repressione non può venire meno, non ci possiamo permettere di richiudere la città". Quindi i distanziamenti, quindi le mascherine da tenere a protezione del naso e della bocca quando non ci siano le possibilità di mantenere il famoso metro di distanza.

E i giorni della Movida stanno portando a galla un altro fenomeno. I controlli si concentrano, fatalmente, nei luoghi caldi:quindi San Francesco, quindi piazza Grande, quindi quegli angoli del Corso dove si spalancano le attività più gettonate.

C’è chi reagisce rispettando le regole e c’è chi reagisce girando altrove. Due i luoghi che cominciano a calamitare chi non vuole saperne della mascherina. Uno è la ex Caserma Cadorna, dove frotte di giovani e di ragazzi ormai si assiepano sul muro laterale: con le bottiglie, e anche questo non si potrebbe, ma anche senza protezioni.

E così sta crescendo la stessa tendenza alla Badia, accalcandosi sia sugli scalini della chiesa che su quelli della scuola. Approfittando del fatto che i controllori non sono un esercito, anche se le forze coinvolte sono tante.

E aumentano. L’esempio è quello della polizia municipale. Che oggi brinda ad una data attesa da mesi: entrano in servizio altri 15 agenti. Dieci a titolo definitivo e cinque con un contratto a termine di un anno. Dodici uomini e tre donne, l’equilibrio di genere non sarà rispettato a puntino ma ben vengano le forze nuove.

Anche perché in effetti le forza a disposizione del comandante Aldo Poponcini si erano davvero ridotte all’osso. Basti pensare che con i 15 arrivi, il totale sale a quota 94: e quindi comunque sempre sotto organico, che tutti i comandanti via via insediatisi in sella alla municipale hanno individuato sopra le 100 persone.

Un concorso che arriva al traguardo non senza fatica. Perché anche lui si era perso tra le sabbie mobili del Covid. Che via via aveva rallentato le prove, rimandando gli orali. Poi a inizio luglio finalmente le sudatissime prove, spostandole dalla sala del camino fino alla sala del consiglio comunale. Perché la prima priorità era quella di assumere nuovi vigili ma in sicurezza. Un po’ perché la salute è salute. E un po’ perché si preparino a far rispettare le stesse regole.