
Massacra di botte l’ex compagna per gelosia. Il giudice impone il braccialetto anti-stalking
Aveva fratturato alla sua ex il setto nasale e alcune costole. La feroce aggressione era avvenuta la notte dell’ultimo dell’anno. In seguito alle botte, la donna era stata ricoverata per dieci giorni all’ospedale San Donato di Arezzo. Un comportamento violento che poi è stato accertato, si ripeteva da tempo. Per questo motivo è stato applicato il braccialetto antistalking ad un uomo di trentasette anni.
Così ha disposto il Gip del tribunale di Arezzo dopo l’indagine che ha permesso di mettere un freno ai comportamenti di un uomo geloso e ripetutamente violento nei confronti della sua ex compagna.
Venerdì 26 gennaio la Polizia di Stato, in seguito ad una mirata attività di indagine, ha eseguito un’ordinanza, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Arezzo, con cui è stata disposta la misura cautelare del "divieto di avvicinamento alla persona offesa", con la contestuale applicazione del braccialetto elettronico "antistalking", nei confronti di un trentasettenne, ritenuto appunto l’autore di violenze nei confronti della sua ex compagna.
Le indagini, condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Arezzo diretta da Sergio Leo, sono partite in seguito da un’aggressione che è avvenuta durante la notte dell’ultimo dell’anno.
La violenza perpetrata dall’uomo nei confronti della donna con cui aveva un legame sentimentale, si è verificata al culmine dei festeggiamenti della notte di fine anno. Dopo una serata trascorsa a casa di amici, una volta rientrato nella sua abitazione infatti, l’uomo avrebbe violentemente percosso la donna, per futili motivi di gelosia.
Proprio quella sera, dopo essere stata soccorsa dai sanitari del 118, per la donna è stato anche necessario il ricovere per circa dieci giorni all’ospedale San Donato di Arezzo.
A causa della violenta aggressione da parte del compagno infatti aveva riportato, la frattura delle ossa nasali e anche svariate fratture costali.
Le indagini sono scattate immediatamente e sono state condotte dagli investigatori di Arezzo, ricerche che hanno permesso di ricostruire l’esatta dinamica di quanto avvenuto quella notte, e di verificare che quell’episodio di aggressione si inseriva in un contesto di reiterate violenze, anche di natura fisica nei confronti della donna.
Ne è emerso un solido quadro probatorio che ha così permesso all’Autorità Giudiziaria competente di emettere la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa, con contestuale applicazione del braccialetto elettronico "antistalking".
Il dispositivo antistalking infati, è un bracialetto elettronico direttamente collegato con la Sala Operativa della Questura di Arezzo.
Una misura che permetterà adesso il monitoraggio in tempo reale di tutti i movimenti e gli spostamenti del trentasettenne violento, segnalando tempestivamente qualsiasi nuovo tentativo di avvicinamento dell’uomo nei confronti della ex compagna.