MARCO CORSI
Cronaca

Massimo Dapporto e Fabio Troiano hanno chiuso la stagione teatrale al Capodaglio di Castelfranco

L’assessore alla cultura Grassi ha rivolto un ringraziamento speciale alla Fondazione Toscana Spettacolo, agli attori e agli artisti che si sono alternati sul palco, ma anche a chi lavora dietro le quinte con costanza e passione.

Massimo Dapporto e Fabio Troiano con l'assessore Grassi

Massimo Dapporto e Fabio Troiano con l'assessore Grassi

Arezzo, 11 aprile 2025 – Con lo spettacolo Pirandello Pulp, interpretato da Massimo Dapporto e Fabio Troiano, si è conclusa la stagione teatrale del Teatro Wanda Capodaglio di Castelfranco di Sopra, nel comune di Castelfranco Piandiscò. Un finale suggestivo che ha segnato il termine di un percorso ricco di emozioni, riflessioni e partecipazione da parte del pubblico. Dapporto e Troiano sono stati impegnati in un testo che rilegge in chiave provocatoria e attualissima Il Giuoco delle Parti di Luigi Pirandello. L’impianto scenico è quello di una prova teatrale, ma la finzione si confonde ben presto con una realtà carica di tensioni e sorprese. Siamo sul palco, dove dovrebbe andare in scena il celebre dramma pirandelliano. Maurizio, regista navigato, attende l’arrivo del tecnico luci. Ma si presenta Carmine: un personaggio atipico, lontano anni luce dal ruolo tecnico che dovrebbe ricoprire. Ignora il testo, soffre di vertigini e, soprattutto, si fa portatore di idee stravaganti, frutto di una sessualità vissuta senza freni.

Idee che, a dispetto di ogni aspettativa, riescono a scardinare le certezze del regista e a ridisegnare il perimetro dell’intera messinscena. Ciò che inizialmente appare come un banale scambio di ruoli, si trasforma in un serrato confronto psicologico e creativo. Maurizio, inizialmente infastidito, si lascia progressivamente affascinare dalle intuizioni di Carmine, fino a sposare la sua visione. Nasce così un Giuoco delle Parti ambientato in uno squallido parcheggio di periferia, dove si consumano scambi di coppie e si mescolano desideri e identità, in un’atmosfera pulp che traduce la crisi borghese di Pirandello in un linguaggio contemporaneo e tagliente. Il ribaltamento è totale: Carmine diventa la mente creativa, il regista occulto, mentre Maurizio si ritrova a montare le luci, fisicamente e simbolicamente. Ma non è solo un gioco: è un percorso a ostacoli tra verità nascoste e improvvise epifanie.

La lezione pirandelliana irrompe prepotente, mostrando come il teatro sia sempre, e inevitabilmente, un riflesso del caos interiore di chi lo abita. La stagione appena terminata, come ha ricordato l'amministrazione comunale, è stata un autentico viaggio attraverso storie capaci di toccare corde profonde dell’animo umano, coinvolgendo spettatori di tutte le età. Emozioni, applausi, silenzi condivisi: ogni serata ha portato con sé momenti unici, diventando parte di un’esperienza collettiva che ha unito platea e palcoscenico in un unico grande respiro. L’Assessore alla Cultura e al Turismo, Antonella Grassi, ha voluto esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile questo cammino.

“A ogni applauso, a ogni risata, a ogni silenzio condiviso – ha dichiarato – si è percepito il battito del pubblico, vera anima del teatro.” Grassi ha rivolto un ringraziamento speciale alla Fondazione Toscana Spettacolo, agli attori e agli artisti che si sono alternati sul palco, ma anche a chi lavora dietro le quinte con costanza e passione: tecnici, impiegati, operai del Comune, e l’associazione Conkarma, tutti accomunati da un impegno invisibile ma fondamentale. “Senza di loro – ha aggiunto – nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile.” Lo sguardo ora è già rivolto al futuro. “Vi aspettiamo alla prossima, con nuovi spettacoli e nuovi orizzonti da esplorare. Intanto vi auguriamo una buona estate, vi invitiamo a tenere sempre accesa la luce della cultura e dell’arte e vi aspettiamo alle nostre iniziative culturali estive”, ha concluso l'assessore Grassi.