
Il capo dello Stato sarà a Rondine il 6 giugno e aprirà il Festival Youtopic con i ragazzi della marcia della pace
Arezzo, 17 aprile 2025 – Lo vedrà dall’alto il serpentone dei cinquemila giovani (e meno giovani) che marciano per la pace. Osserverà nel lento volo verso il borgo, volti, colori, cartelli con gli slogan contro ogni guerra, contro ogni forma di odio, contro chi nell’altro vede solo un nemico. E sarà come essere lì, a fianco di ciascuno, a incoraggiare e condividere un obiettivo: stop ai conflitti. Il presidente della Repubblica arriverà in elicottero a Rondine, il 6 giugno. E atterrerà proprio a pochi passi dall’Arena di Janine dove incontrerà i ragazzi che qui mettono in comune sofferenza e speranza, fatica e progetti per il futuro. La sua presenza nel borgo non è a rischio, dopo l’intervento chirurgico programmato al quale si è sottoposto. E a Rondine c’è gran fermento per la messa a punto dell’evento che segnerà una giornata storica. Che apre il Festival Youtopic (6-8 giugno) con l’abbraccio al capo dello Stato: lui ha risposto con entusiasmo all’invito di Franco Vaccari, fondatore e presidente di Rondine, e chiesto di parlare con i giovani della World House, per ascoltare le storie dolorose di russi e ucraini, israeliani e palestinesi.

Il primissimo appuntamento di Mattarella sarà proprio con i ragazzi che qui vengono da tutti i Paesi teatro di conflitti per imparare il “metodo Rondine” e trasformarlo in progetti da realizzare una volta tornati a casa. Operatori di pace in cammino, futuri leader di pace in formazione. Sarà un incontro a porte chiuse, secondo lo stile asciutto e concreto della Cittadella. L’obiettivo è fare, mettere a terra soluzioni concrete e condivise, tracciare una rotta e metterci la faccia.
Poi nell’Arena di Janine, l’altro momento forte della giornata di Mattarrella a Rondine. Lì dove Liliana Segre ha consegnato ai giovani di Rondine la sua eredità morale. Uno spazio di libertà, che supera il muro dell’indifferenza. Qui, nell’arena che porta il nome della compagna di prigionia di Liliana, mandata al gas dagli aguzzini di Auschwitz, il presidente della Repubblica “viene a Rondine per fare un discorso molto forte sulla pace tra russi e ucraini, così come tra israeliani e palestinesi. Mattarella rilancerà da qui il tema della pace; per noi rappresenta un faro e la sua partecipazione alla marcia un magistero. Lui vuole conoscere anche le guerre dimenticate, nel Caucaso, in Africa, in Colombia, vuole immergersi nello spirito del borgo e condividere questa giornata con i giovani”. Ci saranno anche i ragazzi che hanno completato il percorso nella World House: torneranno qui per raccontare al capo dello Stato i loro progetti e racconteranno anche la tenacia nel non arrendersi mettendo in pratica l’esperienza vissuta qui”, spiega Vaccari mentre il telefonino non dà tregua. C’è da perfezionare ogni dettaglio dell’incontro con Mattarella. Una vista che mette il sigillo all’attività trentennale della Cittadella. Che non si stanca di cercare una via per la pace.