Cavriglia (Arezzo), 19 dicembre 2023 - Maxi furto di nichel nello stabilimento Casprini Gruppo Industriale al Cetinale di Cavriglia. Un colpo pianificato nei minimi dettagli dai soliti ignoti che si sono messi all’opera nella notte tra domenica è lunedì scorsi nella storica fabbrica valdarnese, creata dal compianto Arduino Casprini, il patron della Sangiovannese scomparso prematuramente il 26 dicembre del 2004 in un tragico incidente stradale a poche decine di metri dalla sua azienda. Ben preciso l’obiettivo dei malviventi che sono riusciti a portar via circa 15 quintali del metallo stoccato in fusti per poi essere impiegato nella catena di lavorazione della galvanica, uno dei fiori all’occhiello de lla produzione della holding di vallata. Entrata in azione con il favore delle tenebre, la banda ha raggiunto il bersaglio dalla parte retrostante l’area dove si trova il sito produttivo, quella che si affaccia sul torrente ed è nascosta alla vista di chi percorre la strada provinciale delle Miniere tra il quartiere del Porcellino e la frazione di San Cipriano.
Tagliata la recinzione esterna, i ladri si sono diretti verso il magazzino ed hanno prelevato numerosi contenitori del metallo che poi sono stati caricati su un camion della ditta parcheggiato nel piazzale. Il blitz evidentemente è stato compiuto da professionisti del crimine e ha consentito alla fine di rubare materiale per un importo che dalle prime stime oscilla tra i 40 e i 50 mila euro. Ad accorgersi del raid ieri mattina i dipendenti giunti al lavoro in avvio di settimana ed è scattato immediatamente l’allarme. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno che hanno avviato le indagini cercando di raccogliere ogni elemento utile a ricostruire l’accaduto partendo da eventuali tracce lasciate dal commando.
Un contributo fondamentale potrebbe arrivare anche dalle immagini delle telecamere dei sistemi di videosorveglianza privata e delle reti comunali attive nella zona e i filmati sono già al vaglio degli uomini dell’Arma. A quanto si è appreso non è la prima volta che l’industria viene presa di mira dai ladri, ma si era sempre trattato di incursioni dal bottino modesto. I furti di nichel, peraltro, negli ultimi tempi si sono intensificati nella penisola al pari di quelli di rame. Il nichelio infatti allo stato puro o come componente di leghe metalliche è utilizzato non solo come rivestimento per altri materiali ferrosi per le sue proprietà anticorrosive, ma in moltissimi contesti diversi, dalle batterie per le auto elettriche ai prodotti di cosmesi fino alle monete.