Il giorno della verità sulle maxi squalifiche per gli incidenti all’ultima Giostra del Saracino. È fissato per oggi pomeriggio intorno alle 16 l’incontro in Palazzo Comunale tra il gran giurì della Giostra e i sette sanzionati di Porta Crucifera. Un faccia a faccia che servirà per stabilire il percorso di servizi sociali che i figuranti dovranno portare avanti per vedersi scontare alcune edizioni di squalifica sulle 98 complessive. Una sentenza esemplare che l’organo di appello potrebbe smontare oggi sulla base dell’impegno degli squalificati a portare avanti 60 ore di volontariato per ogni edizione di stop.
Non è la prima volta nella storia della Giostra che le squalifiche vengono commutate in servizi sociali. Era già successo nel 2021 in occasione del Saracino della ripresa post Covid: una novità non prevista dai regolamenti ma che è stata introdotta con un’interpretazione estensiva dell’articolo che prevede la possibilità di assumere "comportamenti riparatori" per limare le squalifiche.
Facoltà attribuita dalle norme solo alla magistratura ma di cui il gran giurì si è impossessato creando un precedente a cui tutti, d’ora in poi, si appelleranno.
L’incontro di oggi a Palazzo Cavallo è l’ultimo atto di un iter che è iniziato qualche settimana fa quando il gran giurì guidato da Lucia Faltoni e composto da Corrado Brilli e Piero Melani Graverini aveva ‘congelato’ i provvedimenti dei togati. Il capitano rossoverde Alberto Branchi era stato squalificato per 40 edizioni; 20 a Thomas Cincinelli, palafreniere della casata dei Pescioni; 12 a Marco Fazzuoli, palafreniere del capitano; 10 ai lucchi Niccolò Cherici Mascagni e Luigi Burroni; 5 a Niccolò Giustini, maestro d’arme e una al vessillifero Andrea Zanelli. I figuranti pagano il momento più caldo di fronte al teatro Petrarca, dove i figuranti hanno reagito agli sfottò del pubblico con violenza e furono ripresi con gli smartphone e poi postati sui social. Altri incidenti in via Mazzini che doveva essere transennata e che invece non lo è stata per l’aggressione di un dipendente comunale e il furto di alcune transenne poi ritrovate nel resede di un’abitazione. Infine l’episodio in piazza Grande: il polverone al giostratore di Sant’Andrea Tommaso Marmorini, bloccato per un po’ sulla lizza dal lancio di terra e di altri oggetti che hanno colpito anche il cavallo.
Federico D’Ascoli