REDAZIONE AREZZO

Medioetruria al bivio . C’è il consiglio congiunto

Le posizioni sul tavolo e gli attori coinvolti: alle 15 l’incontro in Sala dei Grandi. Il fermo "no" all’ipotesi Creti e la strategia per la stazione di Rigutino.

Il sindaco Alessandro Ghinelli e il presidente della Provincia Alessandro Polcri

Il sindaco Alessandro Ghinelli e il presidente della Provincia Alessandro Polcri

AREZZOSul nodo Medioetruria è arrivato il giorno del confronto politico. L’ennesimo. Alle 15 nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia si terrà la seduta congiunta di Consiglio Provinciale e Consiglio Comunale che ha come ordine del giorno proprio la localizzazione della nuova stazione ferroviaria Medioetruria.

In campo, le posizioni di magggioranze e opposizioni che pur d’accordo nel chiudere all’ipotesi di Creti, aprono le porte a scenari tra loro differenti. Il progetto, ormai in lavorazione da anni, prevede una stazione per treni ad alta velocità sull’esempio della Mediopadana a Reggio Emilia. Tra le cinque ipotesi inizialmente in campo per la localizzazione, le due rimaste sul tavolo sono quella di Rigutino e quella di Creti. La prima, ha dalla sua parte la convenienza economica e il favore della geografia ferroviaria grazie alla vicinanza ai binari della linea lenta. La seconda, raccoglierebbe un bacino che si estende verso il senese e il perugino.

L’impasse sembrava ormai sciolta il 3 ottobre, quando il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini alla manifestazione L’Italia del Sì a Perugia indicò l’esito del tavolo tecnico sulla questione Medioetruria, con il sì alla localizzazione di Creti-Farneta e l’individuazione di un costo del progetto di 79 milioni di euro. Un nuovo capitolo è stato poi segnato dalle elezioni regionali umbre del 17 e 18 novembre, quando la vittoria della candidata di centrosinistra Proietti ha riaperto la partita del dibattito sulla localizzazione della stazione Medioetruria.

Le prese di posizione si sono moltiplicate nel tempo anche dalle parti non politiche. E’ di pochi giorni fa l’appello di Stefano Tenti, presidente dell’associazione Tra Tevere e Arno, perché tutta la città sostenga la modifica di Creti. "Una landa desolata. Una scelta che è un non senso". Mobilitazione permanente anche da parte del comitato Sava per l’alta velocità, il cui presidente, Matteo Galli, è atteso in Sala dei Grandi assieme ai suoi collaboratori.

Tra le richieste che si concretizzano sempre più da parte dell’opposizione c’è poi quella di aumentare le coppie dei treni ad alta velocità. Aldilà della localizzazione di una possibile Medioetruria, Arezzo2020 parla infatti di ripensare alla questione dell’alta velocità in termini di fattibilità: perché non investire meno risorse e in meno tempo sulla stazione di Arezzo?

Serena Convertino