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Cronaca

Medioetruria, Proietti rilancia: "Progetto da approfondire. Pronta al dialogo con Giani"

La nuova presidente della Regione Umbria disponibile a rivedere la scelta di Tesei su Creti "Dobbiamo prendere decisioni nell’interesse dell’Italia mediana che uniscano e non dividano" .

La presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, 50 anni. È stata eletta nel novembre dello scorso anno

La presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, 50 anni. È stata eletta nel novembre dello scorso anno

D’Ascoli

Aperta al dialogo con il governatore della Toscana Giani, ma solo dopo aver approfondito bene il tema Medioetruria, da mesi al centro delle polemiche, soprattutto al di qua del Tevere. Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria dal novembre scorso, ha un approccio più tecnico che politico alla stazione dell’alta velocità che dovrebbe sorgere in provincia di Arezzo tra Creti e Rigutino. Proietti, già sindaco di Assisi e presidente della Provincia di Perugia da indipendente di centrosinistra, è infatti anche un ingegnere meccanico con un master in gestione dei sistemi energetici e dottorato di ricerca in ingegneria industriale. È autrice di oltre settanta pubblicazioni scientifiche e inventrice di brevetti nel settore energetico e ambientale, nonché professoressa universitaria. Per questo tratta la vicenda Medioetruria con estrema cautela, ma senza nascondersi.

Presidente Proietti, Giani ha partecipato a un consiglio provinciale aperto su Medioetruria e ha detto che quella di Rigutino "è una scelta che presto cercheremo di valutare e condividere con la nuova presidente della Regione Umbria. Sono fiducioso del suo spirito di collaborazione e sulla sua volontà d’impostare un ragionamento comune". Che risponde al suo collega?

"Premetto che mi sono insediata da poco più di un mese e sto affrontando tantissime questioni aperte, a partire da quelle che riguardano la sanità di cui ho la delega. Con l’assessore alle Infrastrutture Francesco De Rebotti stiamo approfondendo il tema di cui ho parlato una volta, brevemente, con Giani, quando con grande cortesia, è venuto a congratularsi per la mia elezione nel novembre scorso".

Quel giorno lei disse che Toscana e Umbria "insieme possono rappresentare quell’Italia mediana che deve avere infrastrutture che permettono di unire e non di dividere". È il momento giusto per riaprire il dialogo dopo la divisione con Tesei e Melasecche?

"Con il presidente Giani non abbiamo ancora fissato una data per incontrarci ma sono convinta che con i dati su costi e benefici sulle varie ipotesi in campo, potremo ragionare serenamente nell’esclusivo interesse dei cittadini. Tenendo presente che siamo ancora al punto zero, anche se c’è un documento uscito dal tavolo tecnico al ministero dei Trasporti che indica Creti come soluzione migliore".

Documento che ha spinto il governo a finanziare con 10 milioni di euro la progettazione affidandola all’Umbria per una stazione che dovrebbe nascere in Toscana. La giunta regionale Marini nel lontano 2015 aveva invece indicato apertamente di Rigutino come soluzione ottimale. Non lo trova paradossale?

"Non conosco in profondità la questione se non per averla appresa dai giornali. Se lei mi parla di Marini significa che il dibattito va avanti da molto tempo senza che si sia mai arrivati a una soluzione definita. Di certo c’è che dalla cabina di regia a cui ha partecipato anche il presidente Giani è arrivata la scelta di Creti, finanziata con fondi del Comitato interministeriale per la programmazione economica destinati agli 800 anni dalla morte di San Francesco che cadono nel 2026".

Finanziamento che lei, in campagna elettorale, aveva molto criticato...

"Sì, perché c’entra poco con i festeggiamenti francescani una una stazione dell’alta velocità che avrà, necessariamente, tempi di realizzazione infinitamente più lunghi di un anno. Poi da progettista aggiungo che 10 milioni per il primo stralcio, che dovrebbero essere il 10% del costo definitivo di Medioetruria: siamo sicuri che possano bastare 100 milioni per una stazione dell’alta velocità? Non credo proprio... Ma come ripeto, sono convinta che il dialogo aperto su molti altri fronti con la Toscana e l’approfondimento tecnico con l’assessorato alle Infrastrutture mi consentiranno di fare una valutazione più compiuta che un’infrastruttura di questo genere merita".