REDAZIONE AREZZO

Menchetti, “Soluzione diplomatica in Medio Oriente: depositata la mozione”

“Una mozione per la pace e non una mozione ‘di parte’ quella a prevalere in un futuro dibattito”

Michele Menchetti

Arezzo, 9 novembre 2023  – “Al di là del fatto che seguiamo tutti con grande apprensione gli attuali accadimenti mediorientali, con un pensiero specifico alle popolazioni civili di ambo le parti, vittime di questa escalation di violenza, mi preme rimarcare che in situazioni complicate come queste è davvero invidiabile chi ha lenti così raffinate da riuscire a distinguere dov’è il buono e dov’è il cattivo” così il consigliere comunale Michele Menchetti.

“In tutta Europa, imponenti manifestazioni spontanee chiedono di fare tutto il possibile per raggiungere la pace e di conseguenza fermare ogni iniziativa bellica, evitare ulteriori spargimenti di sangue e un possibile allargamento della guerra.

La priorità, senza se e senza ma, è il perseguimento del cessate il fuoco. Ribadiamo con forza la condanna dell’aggressione di Hamas del 7 ottobre e la sproporzionalità della reazione israeliana denunciata anche dalla stessa opinione pubblica dello Stato ebraico.

Non sto a sottolineare le attuali esigenze della popolazione palestinese, note oramai a tutti, basta guardare un tg o aprire un quotidiano. Desidero invece mettere in evidenza che è stata depositata in Consiglio Comunale una mozione di un partito della maggioranza che si schiera per un attore riuscendo a distinguere perfettamente dove stanno le ragioni e dove i torti.

La ritengo un’occasione persa, perfino strumentale politicamente, che poteva essere sostituita da una riflessione comune a tutti i gruppi consiliari per addivenire a un documento condiviso che chiedesse al sindaco di sollecitare la presidenza del Consiglio dei Ministri affinché il governo si faccia portavoce di un appello di pace che preveda l’immediata cessazione di ogni attività bellica e l’avvio di un tavolo negoziale.

Mi faccio dunque carico personalmente di questo appello nella speranza che sia una mozione per la pace e non una mozione ‘di parte’ quella a prevalere in un futuro dibattito”.