LUCA AMODIO
Cronaca

Meocci libero per un mese: "Dovrà fare altre visite"

La decisione del tribunale di sorveglianza che ha valutato il suo stato di salute. Il re delle truffe adesso è fuori dal carcere e non ha nessuna misura cautelare.

La decisione del tribunale di sorveglianza che ha valutato il suo stato di salute. Il re delle truffe adesso è fuori dal carcere e non ha nessuna misura cautelare.

La decisione del tribunale di sorveglianza che ha valutato il suo stato di salute. Il re delle truffe adesso è fuori dal carcere e non ha nessuna misura cautelare.

Roberto Meocci sarà libero per altri trenta giorni. Un mese che sarà necessario per portare avanti tutti quegli accertamenti diagnostici che serviranno per valutare le sue condizioni di salute e capire se sarà necessario operarsi o meno. Il re delle truffe della Valdichiana era già uscito dal carcere da qualche settimana ma adesso arriva la decisione definitiva del tribunale di sorveglianza di Firenze che è stato interpellato per esprimersi sulla situazione a 360 gradi. Come spiega l’avvocato di Meocci, Fabio Andreucci, "Adesso comanda la medicina", nel senso che il periodo di un mese potrà essere eventualmente dilazionato se ci saranno esigenze - ed evidenze cliniche - che attesteranno che il Meocci debba sottoporsi ad ulteriori approfondimenti.

Quel che emerge è che il Madoff della Valdichiana è malato e proprio per questo il tribunale di sorveglianza di Firenze già il 28 marzo aveva preso la decisione di scarcerarlo con un’ordinanza. Adesso dovrà svolgere tutti quegli esami del caso per capire se è necessario un intervento chirurgico o meno. Fatto sta che ormai da quindici giorni Meocci dorme nel suo letto, il mago delle truffe che alle spalle ha oltre 15 anni di carcere totali da scontare per le sue trovate, una più ingegnosa dell’altra. Pene che scadranno il 6 aprile del 2030 se non si aggiungeranno altre condanne per i processi a carico di Meocci, alcuni ancora in corso. Comunque, in questo momento non è sottoposto a nessuna misura cautelare e nessuna restrizione.

La scelta è stata presa dal tribunale di sorveglianza di Firenze dopo che lo stesso tribunale, in una composizione diversa, aveva preso una decisione analoga ma su un periodo ponte, fino a giovedì scorso appunto.

Si arriva a questo punto dopo la decisione della corte di Cassazione che aveva accolto il ricorso dell’avvocato Andreucci che aveva sollevato il problema sulla compatibilità del regime carcerario sullo stato di salute complessivo del truffatore seriale. E per questo da Andreucci era arrivato il plauso rispetto la decisione del tribunale che, spiega, "ha contemplato il diritto alla salute del mio cliente con la circostanza innegabile che su di lui grava una condanna in via definitiva".

Intanto nei mesi precedenti era arrivata dalla Vela di Arezzo una condanna a Meocci per sostituzione di persona. Si era finto un Menarini, della importante famiglia farmaceutica, e amico di Lotito. Secondo l’accusa lo aveva fatto per truffare un imprenditore milanese ma il processo deve ancora ricominciare dopo che il giudice ha riconsegnato gli atti alla procura per riformulare il reato. Secondo il collegio il profilo dei fatti fa ipotizzare ad una collusione tra i due piuttosto che a una truffa. Fatto sta che questa è solo una delle mille identità che Meocci ha tirato fuori dal cilindro. Negli anni è stato perfino figlioccio di Giulio Andreotti, amico di Licio Gelli, nipote di Massimo Moratti, avvocato, manager, cardinale e addirittura principe.

Nei suoi trascorsi una promessa di nozze con una principessa (vera) del Bahrein e un matrimonio finto per spillare denaro a Eva Mikula, la donna della banda della Uno Bianca.