REDAZIONE AREZZO

Mercatissimo, l’ultima ripartenza Dopo anni l’evento dei trecentomila

La Confcommercio rompe gli indugi: partenza il 7 ottobre. Banchi più distanziati e misure di sicurezza. Prato in Sant’Agostino ma senza i "foodtruck" a motore. Scommessa birra per rilanciare San Jacopo

Dove eravamo rimasti? Allo stinco di maiale spolpato fino al bastone, alla paella ripulita con la "scarpetta" dal piatto, al caviale offerto come oro da ambulanti novelli Re Magi? Comunque lì, al Mercato Internazionale. Che dopo tre anni di separazione rialza la testa.

E le teste: il record della tre giorni che con questa arriva alla sedicesima edizione sfiora le 350 mila presenze dal secondo venerdì di ottobre alla domenica. Un record che lo ha lanciato, un record che lo ha frenato. Perché nei mesi della pandemia era diventato il simbolo degli assembramenti, una delle parolacce di questo periodo. Ora la macchina si riaccende. Con prudenza: perché la stessa Confcommercio, ideatrice di questa formula, era stata la prima da tre anni a non accelerarne il ritorno. E tuttora nei saloni di via XXV Aprile la prudenza è accanto ai primi manifesti che già lanciano l’evento.

L’ultima ripartenza, sperando che il trend dei contagi non ci rimetta lo zampino. Da qui le mille cautele. La spina dorsale del mercato sarà quella: circa 300 stand, poco più della metà in arrivo dal resto dell’Italia e dall’estero. Un percorso che da via Spinello si allungherà a via Crispi, raccogliendo l’intera area Eden e via Margaritone. Con due direttrici non esterne ma quasi. Una quella di San Jacopo: è l’angolo di mercatissimo che spesso ha fatto fatica a decollare, come se i 50 metri dai Bastioni fossero un oceano.

Il compito di rialzarne le sorti è affidato come sempre alla Coldiretti e al mondo di Campagna Amica, i prodotti a chilometro zero, ma anche ai maestri birrai. Ce ne sono e ricercatissimi anche sul percorso, in più si ritaglieranno una piazza tutta loro.

Della partita anche Sant’Agostino. Sarà steso il prato gigante per farne un’area di relax, giochi, alternative, secondo forme attualmente allo studio. Ma senza l’insediamento dei "foodtrucks", i mezzi a motore trasformati in stand gastronomici, sullo stile di quello che fa ad esempio Streetfood al parco Pertini. Stavolta saranno più a ridosso dell’Eden, per lasciare alla piazza una destinazione diversa. Ma come al solito i banchi invaderanno da cima a fondo anche via Margaritone: per ampliare lo spazio del mercato e insieme ricucire l’area Eden con quella più a ridosso del centro.

Gastronomia di tutto il mondo ma anche artigianato e oggettistica: non saranno i banchi del botto di presenze ma completano l’offerta della tre giorni, partenza venerdì 7 ottobre e arrivo alla domenica. In cabina di regia, oltre all’Ascom, Comune e Camera di Commercio con il sigillo del patrocinio e la collaborazione di Fondazione Intour, Discover e Atam.

Atam che già pregusta il tutto esaurito al Mecenate. Il primo dopo il 2019, il gigante non vede l’ora di spezzare il digiuno. E anche per lui il pranzo è servito.

Alberto Pierini