REDAZIONE AREZZO

Mercato clandestino di pezzi di ricambio auto: chiesto il processo per 18

A Corsalone raccoglievano auto di lusso rubate e poi le smembravano. Il blitz a opera dei carabinieri forestali

Il magazzino dei pezzi di ricambio

Arezzo, 2 novembre 2020 . Un mercato clandestino di pezzi di ricambio di auto di lusso che avrebbe avuto la sua 'centrale industrialè a Corsalone, nel comune di Chiusi della Verna. È quanto emerso da un'indagine dei carabinieri forestali, coordinati dal pm di Arezzo Angela Masiello, che ha ora portato alla richiesta di rinvio a giudizio per 18 indagati coinvolti a vario titolo. Le ipotesi di reato sono ricettazione, falsità ideologica, esercizio abusivo della professione meccatronica, gestione illecita di rifiuti.

Da quanto accertato un capannone di Corsalone avrebbe raccolto auto di lusso radiate dal Pra, grazie a false documentazioni di esportazione, che venivano poi smontate per rivenderne i pezzi online. Un'attività abusiva, svolta grazie anche ad agenzie e concessionarie compiacenti. Gli accertamenti sono partiti nel dicembre 2018, da un controllo dei forestali sulla gestione dei rifiuti dello stabilimento. Sarebbe così risultato che non c'era alcuna autorizzazione a gestire rifiuti e neanche per l'apertura dello stabilimento.

Dai controlli su provenienza delle auto e destinazione dei pezzi smontati sarebbe quindi emerso che le vetture risultavano radiate dal Pra in base a certificati di esportazione all'estero che venivano presentati alla Motorizzazione falsificati nel contenuto e nelle firme dei proprietari, con la complicità di agenzie e di una concessionaria automobilistica di zona senza che i mezzi avessero mai lasciato il territorio nazionale.

Quanto ai pezzi venduti online, erano privi di qualsiasi tracciabilità e garanzia di sicurezza, e commercializzati in totale evasione di qualsiasi onere fiscale. Nello stabilimento poi non ci sarebbe stato alcun rapporto di lavoro regolare. Tra gli indagati quattro romeni residenti tra Poppi e Bibbiena in concorso con altri tre stranieri e undici connazionali titolari di due agenzie, un'autoscuola e una concessionaria automobilistica.