"Metodo poco obiettivo". Tutti i dubbi dei residenti

Il fondatore Clerissi: "Così ci si affida alla casualità e a troppe incognite"

"Metodo poco obiettivo". Tutti i dubbi dei residenti

"Metodo poco obiettivo". Tutti i dubbi dei residenti

Mentre ieri sono partiti i sopralluoghi, il comitato aretino "stop puzzo" continua ad essere scettico sulla metodologia scelta dall’azienda Ecol, selezionata dal Comune per svolgere lo studio olfattometrico. "Sono stati scelti annusatori umani che, come tali, sono suscettibili a numerose variabili nell’espletamento delle funzioni richieste, riteniamo che manchi l’oggettività. Pensiamo che sarebbe stato meglio mettere in campo il naso elettronico, un dispositivo per la valutazione in continuo dell’impatto olfattivo che permette di misurare il fastidio arrecato da sorgenti maleodoranti" spiega il fondatore del comitato Gabriele Clerissi. "Un altro elemento che gioca a sfavore di una perfetta rilevazione: la casualità. Sono stati individuati 52 punti di misura, gli annusatori effettueranno 13 passaggi in 6 mesi, per 10 minuti l’uno. Quindi, in ogni punto passeranno due volte al mese per 10 minuti. Partendo dal presupposto che non abbiamo mai detto che i cattivi odori vengono avvertiti h24, (l’emissione non è continua, non si sa il perché, ma è un dato di fatto), non è quindi detto che nel lasso di tempo previsto per il sopralluogo il puzzo venga avvertito. Nel poco tempo previsto, che comunque è bene precisare rientra nei limiti imposti dalla normativa, la percentuale di incappare nel cattivo odore è al livello del rischio che ti cada una tegola in testa" continua Clerissi. "Senza contare che i rilievi avvengano indipendentemente dai venti e da quello che dice la stazione meteorologica. Va da sé che se un giorno è scirocco, il puzzo non sarà avvertito a Battifolle o alle Capannine" continua Clerissi.

Ga.P.