
L’illustrazione con la chimera realizzata da Zerocalcare per Arezzo
Un’illustrazione con la Chimera e un’ospitata da tutto esaurito. E’ questo il regalo di Zerocalcare ad Arezzo e al Centro Onda d’Urto, che in collaborazione con il trio di Borghetta Stile ha portato a Villa Severi oltre mille persone. Tutte intorno a ‘Zero’, come lo chiamano i suoi. Tre poltrone, un microfono e una grande folla sul prato davanti al centro Onda D’Urto. A parlare è Michele Rech, in arte Zerocalcare, il fumettista italiano noto per le sue storie a fumetti e serie animate.
Nasce a Cortona, dove per poco risiede a Camucia, e cresce prima in Francia e poi a Roma. Inizia come disegnatore per passatempo, creando illustrazioni e pubblicando fumetti sul suo blog. Poi, la notorietà con le prime serie animate come "Rebibbia Quarantine" e il grande successo di Strappare lungo i bordi, la serie animata di Netflix che racconta la vita di Zerocalcare e dei suoi amici. Uno stile satirico e onirico, che esplora tematiche sociali e politiche senza paura di schierarsi.
A dialogo con lui, Sofia Chiapparo e Susanna Caperdoni. Un talk informale che parte dal ruolo dei centri sociali e arriva a grandi temi come quello del rapporto genitori-figli, del divorzio e del suicidio. "Ci sono un sacco di definizioni diverse di centro sociale -racconta Zerocalcare-. Quando mi ci sono avvicinato io il minimo comune denominatore era che fossero spazi sottratti all’abbandono e al degrado e restituiti alla comunità, per diventare fucine di partecipazione". Influenza, politica e partecipazione. A dialogo con il Centro Onda d’Urto, Zero ripercorre le tappe della propria produzione artistica, legata a doppio filo proprio con la sua esperienza personale nei centri sociali di Roma. Un legame molto presente nelle sue opere che vedono molte storie ambientarsi proprio nei centri sociali.
L’introduzione all’ultimo libro e il legame con il territorio. Zerocalcare ricorda gli aneddoti che lo legano alla provincia aretina partendo da Cortona e Camucia. Tra tutti, come uscito da un suo fumetto, lo strano caso di un uomo convinto di aver visto un lupo mannaro che a poche ore dal parto seguiva la madre in macchina.
Un salotto a cielo aperto da tutto esaurito che ha trattenuto il pubblico a Villa Severi anche per la seconda parte della serata che si è svolta all’interno del centro Onda D’urto. La serata anni ’90 organizzata da Borghetta Stile, ha visto proiettare in sala proprio il disegno realizzato sul momento.: chimera, cavallino e Zerocalcare in persona.