Il Circle Time è un metodo di insegnamento nato negli anni ’70 come approccio educativo finalizzato a favorire lo sviluppo di capacità relazionali e comunicative nei bambini. Consiste nel disporre tutti i componenti della classe in un cerchio, insegnante compreso, per discutere di un argomento scelto insieme. Durante il Circle Time l’insegnante assume il ruolo di mediatore tenendo le redini della discussione, coinvolgendo tutti e facilitando il dibattito che dovrà seguire specifiche regole precedentemente stabilite. L’obiettivo principale è imparare ad ascoltare gli altri senza sbeffeggiare o dare giudizi e approfondire la conoscenza reciproca. L’insegnante aiuta i bambini ad esprimersi in modo efficace, incoraggia i più timidi se hanno paura del giudizio altrui e cerca di contenere i più "impetuosi", senza però mai limitarli. Gli studenti imparano così a raccontarsi e a rapportarsi agli altri riuscendo ad acquisire una certa familiarità con nuovi mezzi di comunicazione. Questo tipo di condivisione li aiuta a poter vivere in un contesto di gruppo senza sentirsi a disagio. Si stabilisce un clima di classe positivo che favorisce lo sviluppo della capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri. Questa metodologia aiuta a valorizzare le risorse e le differenze individuali educando all’uguaglianza e alle pari opportunità di genere. In conclusione si può definire il Circle Time come un’attività di gruppo a basso impatto gerarchico utile a promuovere l’inclusione.
CronacaMettiamoci tutti in cerchio per favorire l’inclusione