![La città divisa in tre aree, 2 in Valdichiana: presto le nomine. L’Arezzo e la Giostra "invadono" le navate . La città divisa in tre aree, 2 in Valdichiana: presto le nomine. L’Arezzo e la Giostra "invadono" le navate .](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/YzEzMjc5OTYtOTJlOC00/0/migliavacca-rivoluzione-di-febbraio-otto-vicariati-e-addio-zone-pastorali.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
La città divisa in tre aree, 2 in Valdichiana: presto le nomine. L’Arezzo e la Giostra "invadono" le navate .
"La Toscana ha prodotto La Pira e la prima abolizione della pena di morte, non merita questa legge". Andrea Migliavacca non si accontenta di essere stato il primo vescovo toscano sulle barricate e riprende il filo della sua battaglia contro la legge di fine vita. Non sa ancora che in serata sarebbe stata bloccata dal ricorso presentato dal centrodestra, di sicuro non ne soffrirà. Anche perché dopo la Messa solenne, davanti all’arcivescovo Gambelli, si era augurato che scattasse un ricorso costituzionale o un intervento nazionale capace di fare dietrofront.
Un altro miracolo della Madonna del Conforto? Certo, la questione divide ma nessuno scomoderebbe mai i piani alti per uscirne fuori. È stato solo un filo rosso che ha attrversato la giornata, una festa diversa dal solito, ma che ha mantenuto i suoi punti fermi. E garantito altre sorprese, perchè il vescovo è andato fino in fondo nella rivoluzione diocesana: abolite le sette zone pastorali, lanciati al posto degli attuali ventuno solo 8 vicariati, naturalmente più grandi. E in parallelo, lanciata la riforma della curia, affidata a suor Annalisa Bini, nel suo ruolo complesso di "moderator curiae".
Non solo: sempre ieri Migliavacca ha pure costituito la cappella musicale della Cattedrale, che completa un percorso, ha spiegato, che era già stato ben avviato da Riccardo Fontana. Musica? Sì e del resto è una delle caratteristiche della Madonna del Conforto, ogni Messa un coro diverso, ogni coro voci che si incrociano. Tutto in un Duomo mai così a tutto campo e gremito di fedeli: nel pomeriggio, anticipando i tempi tradizionali, arriva l’Arezzo, che di una benedizione di questi tempi ha proprio bisogno, dopo il cambio di tecnico altro non si può fare. E in serata ecco il "ruggito" della Giostra, che alle 21.30 invade le navate, una sorta di ponte tra il febbraio della Madonna del Conforto e il giugno del Saracino. Madonna del Conforto era e resta: la terza per Migliavacca (ieri per errore gliene avevamo tolta una, gliela restituiamo). Festa del sogno e della realtà.
La sua omelia è quasi una favola: immagina di essere in cappella e sentire le preghiere incrociate di chi si affaccia, ma è solo lo sviluppo della riflessione di Natale. Ricordate? Un invito pressante ad avere occhi per i poveri, per chi ha perso il lavoro, per i carcerati, per chi trema nella sua fede, per le famiglie in difficoltà, per gli anziani, per i migranti. Ora riappaiono nel "sogno" del 15 febbraio, con le loro invocazioni, un altro modo in fondo per non perderli di vista e sollecitare tutti a non farlo. Tra loro anche i malati e in particolare i malati terminali.
"Nei loro occhi e nella loro preghiera vedo cercare segni di speranza e di vita e non certo strumenti per procurare la morte a chi soffre". Il riferimento alla legge regionale sul fine vita (appena approvata) è lì sullo sfondo, ma resta un tema cruciale. La lingua batte dove il dente duole si direbbe, ma intanto la frenata è dietro l’angolo. Mentre l’omelia intreccia il pressing di Natale con la sua prima predicazione, l’appello per l’ambiente, per una politica elevata, in particolare per il suo vero pallino, i giovani. Le porte della Cattedrale si aprono e si chiudono ritmicamente tutto il giorno, alla Messa solenne delle 10 non c’è la folla di sempre ma quella la ritroviamo nei momenti cruciali, a cominciare dalla benedizione dei bambini del pomeriggio. Non siamo ai cinquantamila e passa degli anni boom, ma la soglia dei quarantamila è a un passo, come la realtà della nuova rete ecclesiale.
In serata appare nel sito della diocesi. Degli otto vicariati tre sono sulla città (nord, sud ed est), gli altri sono: Castiglion Fiorentino-Cortona, Casentino, Valdarno, Valtiberina e Valdichiana -Senese. La zona nord si allarga dall’Orciolaia verso Capolona, Quarata, Indicatore e dintorni. La sud abbraccia tra l’altro Pescaiola, Saione, San Marco, San Donato, Olmo. La est è gigantesca, va dal centro al Giotto, comprende anche Cattedrale e Pieve, vanta 25 parrocchie. Chi saranno i nuovi vicari foranei, a questo punto determinanti in questa rete: l’annuncio nei prossimi giorni. Come a Sanremo il vescovo centellina classifica e notizie. Forse perché sia Madonna del Conforto tutti i giorni.
Lucia Bigozzi