FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Migranti, l’offensiva del sindaco: "Gli ho chiesto aiuto per i campi"

Altri nove arrivi a Badia Agnano: Nannini lamenta di essere stato informato solo all’ultimo momento

Arrivati a Badia Agnano frazione di Bucine altri nove profughi. A destra in alto Nannini

Arrivati a Badia Agnano frazione di Bucine altri nove profughi. A destra in alto Nannini

Tiene banco in Consiglio comunale la questione legata ai profughi arrivati a Badia Agnano. A spiegare nel dettaglio quanto sta accadendo nella frazione di Bucine è stato il sindaco Paolo Nannini, che ha aggiornato l’assise con le ultime novità, senza nascondere una certa irritazione nei confronti delle altre istituzioni. "Sono un po’ arrabbiato con la prefettura perché sono stato avvertito dell’arrivo di 9 migranti all’ultimo momento - ha spiegato - Appena venuto a conoscenza dei fatti, mi sono subito diretto verso la frazione e ho parlato con tutti. La preoccupazione del paese è che non accadano nuovamente episodi come in passato, quindi mi sono interfacciato con il prefetto e il capo di gabinetto per poter parlare direttamente con i profughi, chiedendo loro, una volta ottenuto lo status di rifugiati, di svolgere lavori di pubblica utilità, attivando eventualmente delle convenzioni ad hoc.

Questa operazione è possibile farla: gli ho presentato questa possibilità appena arrivati e loro si sono resi disponibili". Un privato di Badia Agnano, come successo sette anni fa, ha dato in affitto una struttura ricettiva ad una rete temporanea di imprese composta da due cooperative che gestiscono l’accoglienza dei migranti. Nei giorni scorsi sono arrivati in nove, a cui se ne sono aggiunti tre. Poi altri sono andati via e il numero è sceso a cinque. Infine altri quindici hanno raggiunto il borgo, ma negli ultimi giorni alcuni hanno lasciato la struttura ospitante. Insomma, la situazione è così fluida e in evoluzione di giorno in giorno che è complicato fare una stima precisa del numero di rifugiati presenti. Sono soprattutto siriani, che tendenzialmente non intendono restare in Italia, ma vogliono dirigersi invece verso la Germania.

Ci sono anche, in minoranza, pakistani, bengalesi, marocchini ed egiziani. "Oltre ai lavori socialmente utili - ha aggiunto il primo cittadino - mi sono preso l’impegno di presentare queste persone alle aziende agricole del territorio. Visto che in agricoltura mancano sempre operai, li metterò in contatto con le imprese del luogo. La sintesi è: sì all’accoglienza dandoci una mano a vicenda". Durante la seduta del parlamentino è intervenuto dai banchi dell’opposizione l’ex sindaco Nicola Benini, che ha espresso perplessità sull’esito dell’operazione. "È la stessa problematica dell’epoca Tanzini - ha detto - Alla fine il Comune non si riuscì a trovare un’occupazione per i rifugiati. L’unica speranza è che sia sopraggiunta una nuova normativa in grado di venire incontro a queste situazioni, perché il fatto che ci sia un continuo ricambio di persone non aiuta. Le esperienze di altri comuni dimostrano che è molto difficile mettere in campo qualcosa di concreto in questi casi". Adesso ci sarà da capire se il modello-Nannini potrà funzionare come prospettato. Nel 2017 il precedente "esplosivo" che fece discutere. In quel caso ci fu una raccolta firme dei residenti per mandare via i migranti, dopo che alcuni bambini affermarono di aver sorpreso una coppia intenta a compiere atti sessuali.