di Salvatore Mannino
Sarà per sempre la "Signora Pina", moglie del ragionier Ugo Fantozzi. E anche la consorte del conte Mascetti-alias Ugo Tognazzi, uno dei terribili protagonisti di Amici miei, forse il più grottesco, il nobile decaduto che vive della generosità degli amici ma anche di scherzi che più geniali e feroci non si potrebbe. Eppure Milena Vukotic è molto di più di un’interprete della migliore Commedia all’italiana, è un’attrice comica e anche drammatica, una specialista del cinema e anche del teatro. C’è una donna vera, insomma, dietro quelle maschere nude, un po’ pirandelliane perchè si appiccicano addosso come un marchio.
Al Castiglioni Film Festival arriva come una delle poche sopravvissute del ciclo di Fantozzi, sopravvissuta anche a Paolo Villaggio che, a proposito di maschere, sa esprimerle tutte, dal ragioniere timido e imbranato di una serie fortunata come poche al Fracchia delle poltrone in pelle umana e del "come è umano lei". Sempre un passo indietro, sulla scena come nella vita immaginaria, eppure così reale, di Fantozzi, la signora Pina è accanto al marito in tutte le scene che sono rimaste nell’immaginario collettivo, dalla rivolta contro la Corazzata Potemkin, che notoriamente era una "cagata pazzesca", grido liberatorio contro la dittatura di certi cineforum tanto impegnati quanto incomprensibili, al cazzottone che Fantozzi si acchiappa a una finestra mentre domanda, comandato al suddetto cineforum, chi abbia segnato il gol della Nazionale. Immagine che non potrebbe essere più attuale nei giorni degli azzurri campioni d’Europa.
E chi prepara il frittatone del "birra e rutto libero" davanti alla partita che è il marchio di fabbrica del ragioniere più sottomesso d’Italia? Chi se lo riprende in casa dopo le fughe d’amore con la signorina Silvani-Anna Mazzamauro? Il personaggio cui dà concretezza Milena Vukotic è così potente, così presente nella memoria, che ben pochi ricordano come l’interprete dei primi due episodi, i migliori, quelli firmati dall’irriverente Luciano Salce fosse Liù Bosisio, surclassata per popolarità dall’attrice romana di origine slava.
Detto del terzo, grande personaggio che ha reso Milena Vukotic un’icona del grande pubblico, quello di Nonna Enrica nella serie Un medico in famiglia, sorprenderà forse che un’attrice così nazionalpopolare sia stata anche fra le preferite di un regista colto e surreale come Luis Bunuel, che l’ha voluta per tre dei suoi capolavori, Il fascino discreto della borghesia, il Fantasma della libertà e Quell’oscuro oggetto del desiderio. Tutto ciò per dire della versatilità di un’interprete che sa passare dalla servetta alla signora della buona società. Lo dimostra anche la lunga carriera teatrale trascorsa fra Pirandello e Marinetti, Strehler e la Wertmuller.
E’ la voglia di rimettersi in gioco che la spinge a buttarsi in un altro programma nazionalpopolare come Ballando sotto le stelle, dove a 84 anni danza così bene da riuscire a classificarsi al terzo posto. Non giungono inattesi dunque il Nastro d’Argento (per Fantozzi in paradiso) e le numerose candidature al David di Donatello. Ma per le folle del cinema, e anche per quelle della Tv in cui i film di Fantozzi vengono riprogrammati continuamente, lei resterà per la vita la "Signora Pina", la sua maschera definitiva. E lei potrebbe rispondere con Pirandello: io sono quella che voi volete io sia.