Uccise a coltellate moglie e suocera, Jawad Hicham condannato all’ergastolo. Il figlio: “Bene così”

Duplice femminicidio di Arezzo, arrivata la sentenza della corte d’assise sul 38enne che lo scorso aprile uccise Sara Ruschi, 35 anni, e Brunetta Ridolfi, 76

Jawad Hicham

Jawad Hicham

Arezzo, 2 dicembre 2023 – La corte d'assise di Arezzo ha condannato all'ergastolo Jawad Hicham, 38 anni, marocchino, accusato di aver ucciso a coltellate la compagna Sara Ruschi, 35 anni e la suocera Brunetta Ridolfi, 76, nella notte tra il 12 e il 13 aprile scorsi ad Arezzo. 

La sentenza è stata pronunciata dalla corte d'Assise presieduta dalla giudice Anna Maria Lo Prete al tribunale di Arezzo. Nel corso dell'udienza di questa mattina il pm, Marco Dioni, dopo la sua requisitoria aveva chiesto la pena massima: l'ergastolo con l'aggravante del vincolo parentale. Stessa richiesta delle parti civili. La difesa dell'uomo aveva chiesto l'esclusione dell'aggravante, la concessione attenuanti generiche e sconto di un terzo della pena.

Jawad Hicham uccise a coltellate Sara Ruschi, 35 anni e la mamma di lei Brunetta Ridolfi in un appartamento di Via Benedetto Varchi ad Arezzo, nella notte tra il 12 ed il 13 aprile scorso. Un duplice femminicidio che si svolse di fronte ai figli della coppia, una bimba di due anni e un ragazzo di 16. Dopo un'ora di camera di consiglio, la corte ha pronunciato la sentenza. Jawad Hicham è stato condannato all'ergastolo.

"Pensavo che avrebbero dato una pena più bassa, di pochi anni, ma finalmente quello che avevamo sperato per diversi mesi hanno finalmente fatto”. Così ha commentato il figlio 17enne di Jawad Hicham, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano perchè avesse parlato di “sollievo” dopo la sentenza. Il ragazzo era in casa con la sorellina di due anni quando avvenne il duplice femminicidio. Il ragazzo ha seguito le varie udienze del processo: oggi era in aula alla lettura della sentenza con il nonno e gli zii materni.