
Monopattino elettrico
Arezzo, 18 agosto 2020 - Il Comune di Arezzo sta per innalzare il primo argine ai monopattini, l’obiettivo è quello di tenere alla larga i nuovi mezzi per la mobilità alternativa dalle aree a vocazione pedonale. Il mirino della polizia municipale punta dritto alla Ztl B, il cuore del centro aretino, quello dove solo i veicoli dei residenti possono accedere, oltre alle finestre del carico-scarico. In arrivo un argine a difesa dei pedoni, in particolare dei bambini e degli anziani che corrono i maggiori rischi dovuti all’uso incauto dei monopattini.
È di giovedì scorso il primo incidente fra un monopattino e un pedone ad Arezzo, tecnicamente si tratta di un investimento. È accaduto di sera in corso Italia, durante il classico «struscio», sul posto si sono recati gli agenti della polizia municipale che hanno provveduto ad effettuare i rilievi di legge come se si trattasse di un ordinario incidente stradale.
È questo ciò che prevede la normativa e la fortuna ha voluto che il conducente del monopattino fosse maggiorenne e assicurato, altrimenti la questione avrebbe preso una piega diversa, soprattutto per le tasche del responsabile. L’ipotesi di tenere alla larga dalla Ztl B i monopattini arriva dagli uffici della polizia municipale, ma dovrà essere valutata sul fronte tecnico e politico.
L’idea è quella di vietare la circolazione di questi nuovi apparecchi nell’area ricompresa da via Spinello fino alla testa di corso Italia, concedendo il passaggio in via Roma, ma non è finita qui perché con questa decisione ai monopattini verrebbe interdetto il passaggio anche in tutte le aree pedonali, come piazza Sant’Agostino e piazza Grande tanto per citare le più famose.
Al momento la circolare ministeriale che disciplina il transito di monopattini, segway, hoverboard e monowheel prevede per questi mezzi la possibilità di circolare anche nelle aree pedonali alla velocità massima di 6 km/h. Tuttavia, basta effettuare una prova empirica per vedere sfrecciare giù da piazza Sant’Agostino monopattini a tutta manetta.
Laddove alla velocità massima di 20 km/h si assomma l’accelerazione dovuta alla discesa, il contachilometri sale e trovarsi un «monopattinista» di una certa stazza faccia a faccia durante una passeggiata può riservare spiacevoli conseguenze. Da sottolineare c’è anche un’altra variabile che non sfugge agli agenti aretini: i possessori di monopattino sono degli utilizzatori freschi, non hanno esperienza di questi attrezzi.
È una caratteristica che li differenzia enormemente dai ciclisti. Chi va sui pedali ha una tradizione alle spalle a cui rifarsi, mentre chi gira sul monopattino spesso non ha alcuna educazione all’uso corretto del mezzo, complice anche un quadro normativo più incerto. Aldo Poponcini, comandante della polizia municipale di Arezzo, ha già dato ordine agli agenti di monitorare l’uso di questi mezzi.
Nei prossimi giorni saranno assunte decisioni opportune, al momento tuttavia non esistono strumenti per il controllo delle zone maggiormente a rischio, come il tratto di via Garibaldi, fra piazza Sant’Agostino e corso Italia. Rendere la Ztl B vietata ai monopattini permetterebbe un più facile controllo da parte degli agenti, ma sarebbe una scelta dolorosa per tutti coloro che per gli spostamenti cittadini hanno optato per questo mezzo di locomozione, nei fatti verrebbero estromessi dal centro di Arezzo.