
di Lucia Bigozzi
Arezzo
Il montascale non funziona, la carrozzella resta immobile davanti alla salita. Fiera antiquaria al Prato off limits per chi vive su una sedia a rotelle. Accade in città, al parcheggio meccanizzato di via Pietri nel giorno in cui Arezzo mette in mostra i gioielli di famiglia: l’Antiquaria e la Giostra del Saracino. Giuliano Coradeschi combatte da cinquant’anni con una tetraplegia e da cinque può muoversi solo con l’ausilio di un presidio sanitario. Aspettava da tempo la fiera dell’antiquariato-versione Prato perchè "mi consente di spostarmi con la carrozzella senza problemi tra le bancarelle. Desideravo trascorrere qualche ora serena insieme a mia moglie Antonella; così abbiamo deciso di andare ma è stata una esperienza incredibile", dice arrabbiato.
"Con l’auto siamo entrati da porta San Clemente per poi raggiungere Piaggia del Murello dove c’è un parcheggio autorizzato ma all’altezza del carcere ho incontrato gli agenti della Municipale che mi hanno detto di non proseguire perchè il percorso era chiuso. Mi hanno invitato ad andare alle scale mobili dove – loro testuali parole – troverà un montascale per salire con la carrozzella. Uno dei due ha aggiunto che c’era l’ascensore". Davanti al percorso meccanizzato di via Pietri, Giuliano e la moglie hanno seguito le indicazioni su un cartello, "c’è scritto di suonare il campanello per il custode. Abbiamo suonato ma siccome non arrivava nessuno, un signore che stava salendo si è incaricato di andare a chiamarlo. E’ arrivata una dipendente Atam che, molto dispiaciuta, ha spiegato che i due montascale non funzionano perchè non sono a norma e sono stati fermati. La signora è stata molto gentile e si è preoccupata di trovare una soluzione chiamando la centrale Atam per chiedere l’invio di un taxi col quale, a suo dire, avrei potuto raggiungere l’area della fiera. Dalla centrale Atam nessuna risposta e a quel punto, un ragazzo, Alberto, si è offerto di accompagnarmi spingendo la carrozzella sulle rampe, molto ripide. Mia moglie non ce l’avrebbe fatta da sola. Ho accettato il suo aiuto e ho potuto affacciarmi all’Antiquaria; in pratica vederla a distanza per una mezzora. Poi si è presentato il problema di come affrontare le ripide discese per far ritorno all’auto. Ho deciso di chiamare di nuovo Alberto che mi aveva lasciato il numero. Devo ringraziarlo di cuore per la disponibilità". Non è facile metabolizzare l’amarezza: "Ho provato rabbia e delusione perchè fino a cinque anni fa camminavo con il bastone ma ora la carrozzella è indispensabile per muovermi ed essere costretto a rinunciare a una semplice passeggiata perchè non c’è la dovuta attenzione alla sostituzione di montascale per disabili, mi ferisce profondamente. Domenica non soltanto io non ho potuto visitare la fiera antiquaria perchè il problema riguarda tutte le persone con problemi motori che desiderano raggiungere la parte alta della città. Tra l’altro, il Comune di Arezzo quattro anni fa ha ricevuto un contributo regionale per il progetto Peba, proprio incentrato sull’abbattimento delle barriere architettoniche". Giuliano ha segnalato l’accaduto alla Fondazione InTour e ora spera che "l’umiliazione che ho subito almeno serva a risolvere il problema".