MARCO CORSI
Cronaca

Montevarchi. Bonaccini interviene sulla vicenda del “pane e olio.

“La scuola è per eccellenza luogo di inclusione, di accoglienza, di uguaglianza”.

Stefano Bonaccini

Stefano Bonaccini

Arezzo, 11 febbraio 2025 – La vicenda, come già avvenne nel 2017, è tornata a riempire i giornali e le tv nazionali che questa mattina parlano della decisione, non nuova, dell'amministrazione comunale di Montevarchi di prevedere un pasto alternativo a base di pane e olio per i bambini che pranzano a mensa e che hanno i genitori che non hanno pagato le rette. A commentare la vicenda anche esponenti politici nazionali, come l'eurodeputato del Pd Stefano Bonaccini, ex governatore dell'Emilia Romagna "Quello che sta accadendo in alcune scuole elementari di Montevarchi è inaccettabile - ha scritto in un post sui social - Un amministrazione comunale, per risolvere i problemi di pagamento del servizio mensa scolastica, umiliandoli,;fa mangiare solo pane e olio ai figli dei genitori che non pagano. A subire le conseguenze di questa decisione - ha aggiunto Bonaccini - sono solamente i bambini, non solo perché mangiano cose differenti da quelle dei loro compagni, ma perché “colpiti” da una situazione non certo creata da loro. La scuola è per eccellenza luogo di inclusione, di accoglienza, di uguaglianza”.

"Il servizio mensa è parte del progetto educativo di ogni scuola:un momento formativo di condivisione e incontro, di un’occasione di crescita attraverso la quale le bambine e i bambini prendono parte a percorsi di educazione alimentare, entrano in contatto con corretti stili di vita. Come tale ha concluso l'ex governatore emiliano - va affrontato, evitando discriminazioni di qualsiasi tipo". Quello che sta accadendo in alcune scuole di Montevarchi è vergognoso“. Così ha invece commentato la vicenda l’assessora regionale all’istruzione di Regione Toscana Alessandra Nardini. “Questo – ha aggiunto – mentre le loro compagne e i loro compagni mangiano un pasto completo. Ma la Sindaca si rende conto di cosa significhi questo per loro? È inaccettabile far pagare alle bambine e ai bambini, umiliandoli e discriminandoli, responsabilità che non sono loro. È tanto più inaccettabile che questo accada a scuola, ossia nel luogo che più di tutti dovrebbe essere uno spazio di uguaglianza e pari opportunità per tutte le bambine e tutti i bambini, a prescindere dalle condizioni economiche delle loro famiglie o dalle loro scelte. Il Ministro Valditara - ha proseguito Nardini - aveva parlato di umiliazione come fattore di crescita, evidentemente la Sindaca Chiassai lo ha preso proprio alla lettera e dunque mi rivolgo a lei chiedendole che torni indietro rispetto a questa scelta vergognosa“.