FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Montevarchi, ecco il nuovo ponte. L’ex Bailey unisce due quartieri

L’infrastruttura rimessa a nuovo, è stata dedicata al cappellificio che ha avviato il boom economico

Il taglio del nastro del ponte La Familiare con la sindaca Chiassai

Il taglio del nastro del ponte La Familiare con la sindaca Chiassai

Taglio del nastro per il ponte La Familiare. Si chiama così il nuovo collegamento tra la Ginestra e via della Sugherella, che unisce il nord e il sud della città e che ha sostituito l’ex ponte bailey. L’inaugurazione è avvenuta ieri pomeriggio alla presenza delle autorità cittadine, con una dedica speciale: "Alle donne e agli uomini che con il loro lavoro hanno contribuito all’emancipazione sociale ed economica della nostra comunità", è la frase riportata sulle targhe collocate all’inizio dei passaggi pedonali. Un omaggio, dunque, ai lavoratori e alle lavoratrici che nel secolo scorso hanno posto le basi per lo sviluppo artigianale e industriale di Montevarchi. "Un’opera importante - ha affermato il sindaco Silvia Chiassai Martini - realizzata dopo 18 anni, che conferma la nostra priorità data alle opere pubbliche e al tema della sicurezza. Risaliva al 2006 l’installazione del vecchio ponte bailey che doveva essere provvisorio e servire la città solo per pochi anni. Oggi restituiamo alla città un’opera definitiva di cui siamo orgogliosi in quanto è il simbolo di un impegno concreto che parla con i fatti". Il nuovo ponte in acciaio corten rappresenterà un’arteria viaria stabile e sicura che unisce i rioni cittadini con il centro, ma soprattutto rappresenterà un percorso più agevole che collega la parte sud con il nord della città, bypassando il traffico lungo la strada principale del fondovalle. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è stato quello di realizzare un nuovo ponte sicuro e definitivo, con particolare riferimento al rispetto delle normative antisismiche e al sostegno di carichi previsti per i ponti di prima categoria. Con il nome La Familiare "abbiamo voluto fare un omaggio speciale a Montevarchi - ha aggiunto Chiassai - alla sua storia, ad un luogo che evoca l’intraprendenza e la dedizione al lavoro che il territorio è riuscito ad esprimere diventando uno dei maggiori distretti manifatturieri della moda a livello mondiale".

La dedica vuole mantenere viva nella memoria il ruolo svolto dall’industria del cappello nello sviluppo socio-economico della città. Il cappellificio "La Familiare", fondato nel 1905 dall’imprenditore Angiolo Masini, è stato il simbolo per eccellenza della vivacità imprenditoriale della zona e dell’emancipazione femminile. Presenti all’inaugurazione anche i discendenti della famiglia Masini. Si è trattato di un investimento di 790mila euro, 440mila dei quali finanziati con risorse del Pnrr, circa 305mila euro con fondi comunali e 44mila euro con risorse ministeriali.