ALBERTO PIERINI
Cronaca

Morta a 16 anni sull'autostrada del Sole, la tragica storia di Kesia Buscema

Una ragazza di 16 anni muore in un incidente sull'autostrada del sole. La sua famiglia e la scuola ricordano la sua passione per la lettura e il ballo, e la sua dolcezza. Una carezza all'amica perduta.

Morta a 16 anni sull'autostrada del Sole, la tragica storia di Kesia Buscema

Morta a 16 anni sull'autostrada del Sole, la tragica storia di Kesia Buscema

di Alberto Pierini

Amava perfino i lunghi viaggi in autobus da Serra, nel cuore della Valle Santa, fino a Poppi, lì dove la aspettava il suo liceo. Li amava perché si portava dietro un libro e ne approfittava per coltivare una delle sue grandi passioni, la lettura. Ma ha avuto poco tempo anche per quello. Perché è morta a 16 anni sull’autostrada del sole. Un sole spento quello che accompagna la notizia da Fabro, il luogo dell’incidente, e il suo Casentino. La morte di Kesia fa male, fa male a tutti.

"Speriamo che possa trovare prati verdi e cieli azzurri per scoprire con la delicatezza e la dolcezza che le erano proprie quella vita che le è stata tolta precocemente". Il saluto campeggia nel sito del Liceo Scientifico di Poppi: un saluto comune, dalla preside Elisabetta Batini agli insegnanti, dai bidelli ai compagni di classe ai genitori. La vita di Kesia Buscema si è interrotta in quel tratto di autostrada.

Le verifiche sono ancora in corso ma l’ipotesi, a quanto filtra, è che l’auto sulla quale era insieme alla mamma e al suo nuovo compagno abbia sbandato. Uno sbandamento finito prima sul guard rail e poi di rimbalzo contro un Tir in arrivo. Un impatto nel quale la ragazza è stata sbalzata dal lunotto posteriore: i soccorritori l’hanno trovata sulla strada, probabilmente già senza vita. La mamma e il patrigno sono ancora in ospedale ma fuori pericolo,. Per la ragazza non c’è stata speranza.

Un sorriso spezzato, lo stesso che campeggia sulle foto di lei che circolano. Dalle elementar a Corezzo alle medie a Chiusi al lice di Poppi. Un sorriso mite, lo stesso che la preside ricorda. "Una ragazza ancora bambina, lontana dai social ma l’ho presente come fosse qui, con i suoi riccioli e un libro in mano". Quello che portava in autobus la mattina.

Suo padre è uno scultore venezuelano. La mamma è parrucchiera a Bibbiena, un sorriso dolce che ricorda da vicino quello della figlia.

Bibbiena nella quale Kesia andava spesso per un’altra delle sue passioni, il ballo. La aspettavano anche domani. "Domenica prima di ballare abbiamo pensato di riunirci in piazza un po’ prima per lei e lanciare dei palloncini: per ricordargli che non è sola e che noi la pensiamo".

Una carezza all’amica perduta: era appena stata promossa e a pieni voti alla seconda liceo scientifico. Forse la vacanza dalla quale tornava, era andata con i suoi in Spagna ed era tornata in aereo a Fiumicino, aveva il sapore del premio. "Una ragazza riservata e socievole – sussurra il sindaco Tellini – la gente della Valle Santa è così, poche parole ma una bella famiglia". Una famiglia che ora è ferita: e piange una delle sue bambine.