FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Morta in casa , arriva l’addio Cristina tradita da una caduta. Si cercano ancora le cause

Celebrati ieri i funerali nella cappella dell’ospedale. Il dolore del quartiere

Celebrati ieri i funerali nella cappella dell’ospedale. Il dolore del quartiere

Celebrati ieri i funerali nella cappella dell’ospedale. Il dolore del quartiere

Si sono svolti ieri mattina alle 10,30 nella cappella dell’ospedale Santa Maria alla Gruccia i funerali di Cristina Franchi, la 54enne di Terranuova morta il 9 gennaio dopo giorni di agonia a seguito di una caduta nella sua casa di Paperina il primo giorno dell’anno.

Una cerimonia raccolta, a cui seguirà la cremazione del corpo della donna. Ma l’inchiesta sul decesso resta aperta. Riavvolgiamo il nastro. Il 1 gennaio Cristina viene trovata priva di sensi sul pavimento della camera da letto. A fare la triste scoperta i figli, appena rientrati dai festeggiamenti di Capodanno. I ragazzi lanciano immediatamente l’allarme e i sanitari accorsi sul posto decidono di trasferirla alle Scotte di Siena con il Pegaso.

Il marito era presente in casa, ma dormiva e pare non si sia accorto di nulla. Sulla vicenda che ha sconvolto la cittadina valdarnese è stata aperta un’inchiesta da parte della procura della Repubblica e ad essere sottoposto agli accertamenti è stato proprio il marito, che resta a disposizione degli inquirenti per fare chiarezza sull’accaduto, come sottolineato dall’avvocato Federica Cenciarelli.

L’uomo non ha saputo per ora fornire chiare spiegazioni sulle cause che hanno portato la moglie a sbattere violentemente la testa sul pavimento perché dormiva profondamente.

Dopo i rilievi dell’autopsia, la caduta è stata definita accidentale perché non sono state riscontrate tracce di violenza sul corpo se non il trauma cranico e la storia potrebbe quindi riassumersi come un incidente domestico dalle tragiche conseguenze. Se fosse stata soccorsa in tempo, Cristina avrebbe potuto salvarsi? Uno dei tanti interrogativi per i quali il giallo in qualche modo resta sospeso. A complicare la ricostruzione dei fatti, la testimonianza riportata alla trasmissione di Rai 1 La Vita in Diretta di un amico della coppia, che ha affermato di aver chiamato lui il 118 e non il marito, che lo aveva contattato solo per aiutarlo ad alzare la donna.

Gli inquirenti adesso dovranno mettere insieme gli elementi raccolti in casa dopo il ritrovamento della donna, l’esito dell’esame autoptico e tutte le testimonianze per capire cosa è veramente successo la notte di San Silvestro nella tranquillissima via Vivaldi di un altrettanto tranquillo quartiere residenziale. Nel frattempo, il tribunale ha nominato un avvocato curatore dei figli della coppia, entrambi minorenni.