LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Morta in casa e scoperta dopo mesi. Indagata la figlia dell’anziana. Ipotesi: abbandono di incapace

La donna, sessantenne, era stata rintracciata in un albergo di Rimini, dove si trovava da luglio. Il quadro potrebbe cambiare e portare a una nuova ipotesi di reato: truffa ai danni dell’Inps . .

Il capo della squadra mobile Davide Comito entra nella casa della macabra scoperta

Il capo della squadra mobile Davide Comito entra nella casa della macabra scoperta

C’è un nome e un cognome nel fascicolo in procura sulla morte di Carla Bazzani. È quello della figlia, Silvia B., indagata per abbandono di incapace. Gli uomini della Mobile la cercavano in tutt’Italia da sabato, quando nell’appartamento dove le due donne vivevano è stato trovato il corpo dell’anziana, 92 anni. Lei, 60 anni, era in un albergo di Rimini, almeno dal mese di luglio, è la ricostruzione alla quale lavorano gli investigatori per mettere in fila le tessere di un puzzle con molti punti oscuri.

La verità sul dramma di via Montanara, sta nell’autopsia disposta da Julia Maggiore, il magistrato che coordina l’inchiesta. Sarà eseguita domani a Siena dall’equipe del professor Gabrielli: e dovrà dare risposte ad alcune domande fondamentale per chiudere il cerchio su quello che per ora resta un giallo. Perchè Carla Bazzani è morta? E quando è accaduto?

La ricognizione esterna sul corpo eseguita dal medico legale, indica una forbice tra quattro a sei mesi. Gli uomini della Mobile diretti da Davide Comito lasciano aperte tutte le ipotesi, compresa quella del delitto anche se appare la più debole. Sul corpo della novantenne non ci sono segni di traumi riconducibili a una morte violenta, sempre che l’autopsia non evidenzi tracce interne finora non rilevate.

Per questo potrebbe essere eseguita una Tac sui resti dell’anziana, in avanzato stato di decomposizione, quasi mummificati. Le piste investigative aperte sono due. La prima: l’idea che la figlia si sia allontanata lasciando la madre. La seconda: potrebbe avere scoperto il cadavere della madre ma senza denunciarne il ritrovamento e continuando a vivere nell’appartamento, almeno per alcune settimane. Possibilità che la procura tiene in considerazione. Al setaccio anche i conti correnti bancari: le verifiche sarebbero già state completate. L’obiettivo è capire se la donna avesse preso soldi da quei conti dopo la morte della mamma. Soldi della pensione. Tuttavia, il quadro potrebbe cambiare nelle prossime ore e portare a una nuova ipotesi di reato: truffa ai danni dell’Inps.

Dall’analisi sui movimenti bancari, gli investigatori avrebbero riscontrato prelievi successivi alla scomparsa dell’anziana. Ipotesi sulla quale dovrà pronunciarsi il magistrato. Silvia non lavorava da sedici anni, si era licenziata da un’azienda di abbigliamento dopo la morte del padre e viveva coi sussidi dei genitori. Le amiche la descrivono come una persona solitaria, ma molto legata alla madre. Dalla casa dei misteri emerge un altro particolare: il corpo è stato trovato sul lettoed era interamente coperto da un lenzuolo. Che significa? Un gesto di pietà da parte della figlia o l’anziana si è coperta da sola prima della resa? Interrogativi che attendono risposta.