LUCA AMODIO
Cronaca

Morte sul lavoro di Manuel. Ipotesi patteggiamento: stamani decide il giudice

Oggi l’udienza preliminare per l’incidente che costò la vita a Cavanna, il ragazzo di 23 anni delle Chianacce. L’accordo sulla pena sarebbe inferiore a due anni.

Oggi l’udienza preliminare per l’incidente che costò la vita a Cavanna, il ragazzo di 23 anni delle Chianacce. L’accordo sulla pena sarebbe inferiore a due anni.

Oggi l’udienza preliminare per l’incidente che costò la vita a Cavanna, il ragazzo di 23 anni delle Chianacce. L’accordo sulla pena sarebbe inferiore a due anni.

C’è l’accordo per il patteggiamento sulla morte di Manuel Cavanna, il 23enne che perse la vita nel cantiere in cui lavorava a Montepulciano. Stamani è in programma l’udienza preliminare in cui il gup dovrà pronunciarsi sulla pena concordata tra accusa e difesa che sarà con ogni probabilità inferiore di due anni.

Nelle aule del tribunale di Siena si di discuterà della tragedia del 18 aprile scorso. Quel giorno un profilato in ferro scivolò dall’autocarro utilizzato al lavoro e colpì il ragazzo dritto al torace: per il giovane delle Chianacce, frazione e di Cortona, non ci fu nulla da fare. Morì sul colpo.

Le indagini partirono nell’immediato e già nell’estate erano stati consegnati i due avvisi di conclusione delle indagini a quelli che sono i due imputati del processo: si tratta del titolare della ditta per cui Cavanna lavorava, un 69enne di Centoia (località sempre nel Cortonese); e un 47enne residente nel comune di Chianciano. Il primo è difeso dall’avvocato aretino Luca Fanfani mentre il secondo dall’avvocato Giacomo Gonzi. La Procura di Siena gli contesta l’omicidio colposo e il mancato rispetto delle normative per prevenire gli incidenti sul lavoro, in particolare la violazione del decreto legislativo 81 del 2008.

"La morte appare doversi ricollegare all’uso di un profilato in ferro utilizzato per sbloccare l’autoarticolato su cui gli indagati e la persona offesa stavano lavorando - aveva spiegato la procura di Siena - a seguito della forza esercitata sul pezzo lo stesso si piegava improvvisamente colpendo al torace Cavanna causandone la morte immediata".

Ancora è tutto da vedere ma il procedimento sembra ormai instradato sul sentiero del patteggiamento: ci sarebbe infatti l’accordo tra i legali difensori e i titolari dell’inchiesta, il procuratore Andrea Boni e la pm Elisa Vieri. Manca solo - si fa per dire - la parola del giudice per le indagini preliminari che valuterà a processo se la pena è congrua o meno.

L.A.