REDAZIONE AREZZO

Morto in moto: indagini sulla velocità. I funerali del pasticciere in Sicilia

Dai social emerge la grande passione per le due ruote di Martin Iannello, vittima dell’incidente del Borro. Gli elementi su cui lavorano i carabinieri per ricostruire l’accaduto. Il corpo ai familiari: l’addio a Siracusa.

È tornato in Sicilia, dove vivono i familiari, il corpo di Giuseppe Martin Iannello, 31 anni, morto nella nottata tra martedì e mercoledì. È stato ritrovato la mattina dopo un incidente in moto sulla strada provinciale che da Vitereta porta a San Giustino all’altezza del bivio per il Borro. Rientrerà in queste ore nella provincia di Siracusa, dove parenti e amici gli tributeranno l’ultimo saluto. Era un grande appassionato di moto, lo si comprende dalle foto che pubblicava sui social e sulle quali era spesso raffigurato accanto a questi mezzi che, alla pari della ristorazione, erano le sue due grandi passioni. In tanti, proprio in queste ore, lo stanno ricordando ancora increduli di quanto gli sia accaduto.

Non era da tanto che viveva in Valdarno, giusto dall’estate scorsa quando aveva firmato il primo contratto: il tempo di cogliere al volo un’importante proposta lavorativa per affinare le tecniche di pasticceria, suo ruolo all’interno dell’Osteria del Borro, e provare una nuova esperienza in una terra meta di tantissimo turismo. Iannello abitava in Valdarno insieme alla fidanzata, aveva scelto proprio questo posto per vivere confidando di poterci restare più a lungo possibile separandosi di centinaia e centinaia di chilometri dagli amici e dagli affetti più cari. Gli piacevano, e tanto, le due ruote e ne approfittava spesso e volentieri, durante le ore libere, per poterci salire sopra e ammirare le bellezze di una zona a lui sconosciuta fino a poco tempo fa.

Non era solo martedì sera, con lui un amico - non un collega come sembrava in un primo momento - che aveva scelto di passare qualche ora che teoricamente, sarebbe servita per svagarsi come sempre accade in queste circostanze. All’arrivo dei soccorsi, almeno lui era ancora vivo e al momento le uniche cose che si sanno è che è ricoverato alle Scotte di Siena dove è arrivato con l’elisoccorso Pegaso, in codice giallo. Sarà lui a chiarire la dinamica di quello che è accaduto al Borro.

Al vaglio dei carabinieri c’è l’alta velocità, anche se non sono presenti sull’asfalto segni di frenata, il possibile attraversamento di un animale essendo una zona questa molto pericolosa o la semplice distrazione che può aver causato, pensate un po’, un volo di circa 40 metri, all’interno di un vigneto, che almeno per Iannello è purtroppo risultato fatale. I corpi dei due centauri, infatti, sono stati trovati alle otto di mercoledì mattina dalle forze dell’ordine che erano state allertate dai familiari, a notte fonda, non vedendoli rientrare a casa. Sono tanti gli attestati di affetto che sui social vengono dedicati allo sfortunato pasticciere siciliano.

Massimo Bagiardi