Fabrizio Paladino
Cronaca

Morto nella diga a 19 anni, il caso di Luca diventa nazionale

Rai 1 con «La vita in diretta» sul luogo della tragedia. Folla record alla veglia: tutto il paese si stringe intorno ai i genitori e i fratelli del ragazzo

L'inviato della Rai alla diga di Ridracoli

Arezzo, 8 maggio 2019 - Un salto nel vuoto senza alcun perchè. Così, almeno, pensano ancora i familiari e gli amici sulla morte di Luca Orlandi, il diciannovenne di Pratovecchio precipitato nel pomeriggio di sabato in un lato dell’invaso vuoto d’acqua alla diga di Ridracoli che si trova nel parco Nazionale delle Foreste Casentinesi tra Meldola e Santa Sofia, in provincia di Forlì.

Ieri della vicenda – sulla quale la procura di Forlì sta lavorando sull’ipotesi del suicidio – si è interessata anche la trasmissione di Rai 1 «La vita in diretta», con l’inviato Edoardo Lucarelli che ha raggiunto con la sua troupe la diga romagnola per fare il punto della situazione. Mentre l’altra sera la propositura di Pratovecchio era affollata per la veglia di preghiera dedicata al ragazzo.

Presenti i genitori, i fratelli e i tanti amici del giovane che si sono stretti in un unico abbraccio. Tanti anche gli scout ‘colleghi’ di Luca, increduli pure loro di fronte a questa improvvisa fine. In tv la trasmissione ha approfondito quali sono ancora gli interrogativi sui quali stanno indagando i carabinieri di Meldola insieme al pm di Forlì Laura Brunelli che ha aperto l’inchiesta senza, al momento, ipotesi di reato.

Il racconto dei tre amici di Luca che erano con lui sabato durante l’escursione è apparso credibile: i ragazzi sono ancora sconvolti, volevano molto bene al loro coetaneo che, in quel momento, intorno alle 16,30, era rimasto da solo mentre stava attraversando il camminamento sopra la diga.

Poi, all'imrovviso (secondo la ricostruzione), Luca supera la recinzione (alta, in realtà, non più di u metro e 30 centimetri, quindi facilmente scavalcabile). Sono stati altri escursionisti a sentire l’urlo straziante del ragazzo e a dare l’allarme. Il ruolo fondamentale si attende dalla verifica delle immagini del sistema di sicurezza che monitorano l’intero perimetro della diga. Sono abbastanza vicine al luogo della tragedia, quindi non è escluso che qualche elemento possano aggiungere.

A quanto pare, inoltre, l’autopsia non dovrebbe essere effettuata, quindi nelle prossime ore i familiari dovrebbero avere l’ok per effettuare i funerali di Luca. Un dolore, quello dei familiari e degli amici, sempre più grande, anche perchè non si comprende bene i motivi della scelta di farla finita del diciannovenne, un giovane senza macchie, che lavorava da poco in un bar di Bibbiena, non aveva la fidanzata, pur se durante la gita di sabato gli altri lo avevano notato che era un pò silenzioso.