FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Trovato morto nella stanza d’hotel. Era un operaio in trasferta di 25 anni. Tragedia per un aretino

Lavorava a Ferrara da un mese nel settore petrolchimico, l’allarme dai colleghi che non lo hanno visto arrivare. Il giovane è stato rinvenuto nel letto, nessun segno di violenza o effrazione

Indaga la polizia

Indaga la polizia

Ferrara, 13 marzo 2025 – Quando i colleghi non l’hanno visto arrivare al lavoro si sono insospettiti. Ma mai avrebbero immaginato la tragedia che si celava dietro alla porta della stanza d’albergo in cui alloggiavano. In quella stanza singola del Best Western Palace Inn di via Eridano c’era il corpo senza vita di un 25enne di Arezzo, operaio in trasferta che lavorava al petrolchimico per conto di una ditta esterna. A stroncarlo sembrerebbe essere stato un malore, anche se le cause esatte sono ancora in fase di accertamento da parte degli inquirenti. Gli agenti della polizia di Stato, accorsi sul posto nel primo pomeriggio di ieri, hanno immediatamente escluso una morte violenta.

Nessuna ferita, nessun segno di colluttazione né tantomeno tracce di effrazione o disordine in camera. Così come non sono state trovate tracce di droghe o altre sostanze. Il campo si restringe dunque al malore fatale, sulle cui ragioni non c’è ancora certezza. A gettare luce potrà essere l’autopsia, disposta dal pubblico ministero di turno Isabella Cavallari. Solo attraverso gli esami medico-legali sarà possibile capire cosa abbia fermato il cuore di quel ragazzo in un’età in cui la morte è il più remoto dei pensieri.

I fatti. La cronaca dell’ennesima giovane vita spezzata comincia all’ora di pranzo di ieri. Il ragazzo, arrivato da Arezzo a inizio gennaio, era impiegato come operaio in una ditta che stava svolgendo lavori al petrolchimico. Ieri mattina, come accennato, non si è presentato al lavoro come sempre. Cosa insolita per uno come lui. I colleghi lo sono così andati a cercare in hotel. Una volta giunti al Palace Inn hanno spiegato la situazione al personale e hanno chiesto di poter entrare in camera per vedere se fosse lì e se avesse bisogno di aiuto. Quando un addetto dell’albergo ha aperto la porta con il passepartout, si sono trovati davanti agli occhi la scena che mai avrebbero voluto vedere: il corpo del collega esanime sul letto.

Aveva ancora il cellulare in mano, forse segno di un disperato tentativo di chiamare i soccorsi quando ha iniziato a sentirsi male. Erano le 14.20 quando in via Eridano sono arrivati il medico del 118 per constatare il decesso e gli agenti delle volanti per i primi accertamenti. Come anticipato, i poliziotti hanno immediatamente escluso il coinvolgimento di terze persone. Appurato che si è trattato di una morte naturale, ora spetterà ai medici legali stabilire per quale ragione quella giovane vita si sia conclusa così all’improvviso e, apparentemente, senza ragione.