REDAZIONE AREZZO

Cade nel vuoto e muore nel cantiere del Ponte Morandi: lavorava alle strutture del Memoriale

La tragedia: operaio trentanovenne originario di Sansepolcro perde la vita mentre svolge alcuni interventi. Il cordoglio in provincia di Arezzo per l’uomo. Era originario di Roma ma viveva da molti anni in Toscana

Il cantiere del Ponte Morandi e, nel riquadro, la vittima. Che lavorava per una ditta di carpenteria chiamata a realizzare alcune opere nel cantiere del Memoriale per i morti del crollo del 2018

Il cantiere del Ponte Morandi e, nel riquadro, la vittima. Che lavorava per una ditta di carpenteria chiamata a realizzare alcune opere nel cantiere del Memoriale per i morti del crollo del 2018

Sansepolcro (Arezzo), 4 ottobre 2024 – Una tragedia che aggiunge dolore in un luogo già segnato da profondi lutti. Un operaio di Sansepolcro è morto a Genova, nel cantiere del Ponte Morandi, cadendo da un’altezza di tredici metri. Marco Ricci, 39 anni, originario di Roma ma da molti anni residente in Toscana, stava lavorando nel cantiere del Memoriale per coloro che persero la vita nel crollo del ponte, avvenuto il 14 agosto 2018.

Sono 43 le persone che in quel tragico giorno per Genova morirono nel crollo, fra automobilisti che stavano passando dal ponte e operai delle aziende che si trovavano sotto al viadotto. Marco Ricci stava lavorando: dipendente di una carpenteria di Sansepolcro chiamata a lavorare proprio al Ponte, era intento a sistemare alcune griglie accanto al vano ascensore della ludoteca dove un domani dovrà sorgere il Parco del Ponte, esattamente sul posto nel quale si trovava la palazzina Amiu, travolta dal crollo del Morandi. 

Qualcosa avrebbe ceduto sotto i piedi di Ricci che è caduto nel vuoto, per tredici metri. Immediati i soccorsi, con l’allarme dato dai colleghi. Ma non c’è stato niente da fare. Originario di Roma e anche simpatizzante della squadra di calcio giallorossa, Marco Ricci viveva da oramai molto tempo a Sansepolcro e da una quindicina di anni lavorava nell’azienda di carpenteria, all’interno della quale era diventato capo officina. La notizia della sua morte ha ben presto lasciato sgomenta la comunità biturgense.