
Carabinieri (foto di repertorio)
Rigutino (Arezzo), 31 arezzo 2023 - Doveva essere in casa e per questo i genitori hanno continuato a chiamarlo a distesa. Finché, insospettiti dal suo silenzio, hanno deciso di andare a vedere cosa fosse successo. E’ così che il babbo lo ha trovato riverso in terra, steso sul pavimento, ormai senza vita.
E’ la morte di un giovane di 32 anni, nel cuore di Rigutino. La scoperta amara del padre è di sabato mattina, subito dopo sul posto sono arrivati i carabinieri. E tutto faceva pendere la bilancia dalla parte del malore. Ma evidentemente la Procura vuole capire cosa sia effettivamente successo.
Ad occuparsi del caso è il pm Chiara Pistolesi, che ha deciso di disporre sia l’autopsia che esami tossicologici. L’unica strada che possa chiarire senza se e senza ma la causa della morte.
Una morte che alla luce dei primi rilievi dovrebbe aver preceduto di almeno un paio d’ore il momento del ritrovamento. Sullo sfondo c’è il sospetto di una overdose? E’ l’inevitabile ipotesi che non può non insorgere anche alla luce degli esami richiesti ma sulla quale al momento non esiste alcuna conferma.
Non risulta infatti che in casa siano stati trovati i segni inequivocabili che accompagnano spesso questi eventi tragici. Ma la chiarezza è nell’interesse di tutti.
Il giovane, verrebbe da dire il ragazzo, era chiaramento conosciuto in paese, una di quelle piccole realtà dove è impossibile passare inosservati.
Artigiano, aveva fatto tanti mestieri nella sua vita, di sicuro aveva tanti amici. Che da ieri raccontano sui social il loro affetto. "Eri una persona fantastica, per me uno di famiglia" lo ricorda uno. Ed è uno di quei legami che nessun esame anche approfondito potrà mai appannare.