PIETRO MECAROZZI
Cronaca

Morto in Rsa, riesumata la salma di Samuelli. Tra una settimana ci sarà l’autopsia

Era stato tumulato in Valdarno: la richiesta della figlia per scoprire la verità accolta dal giudice. Gli investigatori confermano: “Dopo cena ricoverato in ospedale per gastroenterite acuta”

La riesumazione del corpo portato avanti dai Nas di Firenze

La riesumazione del corpo portato avanti dai Nas di Firenze

San Giovanni (Arezzo), 22 febbraio 2025 – Il corpo di Gianpiero Samuelli è stato disseppellito ieri mattina al cimitero di San Giovanni Valdarno. L’operazione è stata coordinata dal nucleo Nas (Nucleo antisofisticazione) dei carabinieri di Firenze, su disposizione dei pm fiorentini Benedetta Foti e Luisa Serranti, titolari dell’inchiesta. Samuelli era originario di Terranuova Bracciolini anche se viveva da molto tempo a Firenze. La famiglia ha deciso di seppellirlo nel cimitero valdarnese, riallacciando così i fili delle sue radici.

Entrambe le riesumazioni – giovedì è avvenuta quella di Carla Ferretti, un’altra delle vittime in alcune Rsa fiorentine – sono motivate dai gravi indizi “a carico di ignoti”, riscontrati dagli inquirenti, in merito a “una tossinfezione alimentare che presumibilmente ha determinato o concorso a determinare il decesso” dei tre ospiti delle rsa di proprietà del Gruppo Sereni Orizzonti.

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La salme dei due anziani sono state trasportate adesso all’istituto di medicina legale dell’ospedale di Careggi, a Firenze, in quanto per i pm appare “urgente e indispensabile, al fine di accertare l’ipotesi di reato, effettuare le analisi autoptiche”. Omicidio colposo e adulterazione o commercio colposo di sostanze alimentari rimangono i reati ipotizzati dagli investigatori in questa prima fase.

Su Samuelli intanto arriva la certezza che la notte di domenica 9 febbraio non è stato colto solo da un leggero disturbo con “vomito e diarrea”, bensì è arrivato all’ospedale Santa Maria Nuova dalla rsa Villa Desiderio di Settignano con una “gastroenterite acuta”.

Gli altri anziani morti, oltre Samuelli, sono Daria Tanzini, 89 anni, e Carla Ferretti, 80 anni. I primi due erano ospiti della Villa Desiderio di Settignano, mentre la terza vittima in quella di Monsavano a Pelago. La cena ’incriminata’ è avvenuta domenica 9 febbraio.

E i primi malori si sono verificati nella notte di domenica e la mattina del lunedì. I decessi sono invece avvenuti uno lunedì mattina, uno lunedì pomeriggio e uno nella notte tra lunedì e martedì.

Il menù ’contaminato’ era a base di passato di carote, verdure, coniglio e patate, pizza. In totale si sono registrati 114 casi di gastroenterite su 173 pazienti presenti nelle quattro case di cura coinvolte di proprietà della Sereni Orizzonti.

Sulla scrivania degli inquirenti cominciano intanto a essere depositati i primi risultati degli accertamenti dei Nas. La chiave di volta del caso rimangono comunque i risultati delle autopsie – che saranno eseguite la prossima settimana – sul corpo dei tre anziani. Che diranno cosa realmente è accaduto in quella maledetta cena.