REDAZIONE AREZZO

Muore in clinica dopo l’anestesia per un intervento agli occhi: 50enne non si risveglia

Roberta Mazzuoli è deceduta a 50 anni in una clinica di Arezzo. La direzione della clinica: “Impegno a fare piena luce sull'accaduto, con la massima trasparenza e rigore”

Donna di 50 anni muore in una clinica aretina dopo un intervento agli occhi (foto repertorio)

Donna di 50 anni muore in una clinica aretina dopo un intervento agli occhi (foto repertorio)

Arezzo, 29 marzo 2025 – Giallo sulla morte di una donna di 50 anni ricoverata in una clinica privata aretina, la San Giuseppe hospital, per un intervento agli occhi

Roberta Mazzuoli è morta ieri. Secondo una prima ricostruzione, la donna avrebbe dovuto sottoporsi a un intervento, considerato di routine, per la regolazione della pressione oculare ma non si sarebbe risvegliata dopo l'anestesia. L'intervento dunque non è mai stato eseguito.

Sul posto, nella giornata di venerdì 28 marzo, sono intervenuti i sanitari del 118, allertati dal personale della clinica, ma per la donna non c'è stato nulla da fare.

Roberta Mazzuoli era residente ad Abbadia San Salvatore (Siena), dove viveva con il compagno e un figlio adolescente. Dipendente di un supermercato di Piancastagnaio (Siena), la notizia della scomparsa di Mazzuoli ha suscitato grande commozione nel paese alle pendici de monte Amiata, dove era molto conosciuta.

La salma è stata trasferita all'obitorio dell'ospedale San Donato di Arezzo per l'eventuale accertamento diagnostico cadaverico per comprendere le cause della morte o, in caso di inchiesta, per l'autopsia. La Procura, con il pubblico ministero di turno, si sta occupando del caso.

La direzione della clinica San Giuseppe “con profondo dolore conferma il decesso di una paziente avvenuto venerdì 28 durante il ricovero per un intervento programmato. Le circostanze del decesso sono attualmente oggetto di accurati accertamenti anche con la Direzione Medica per chiarire le cause dell'evento. La direzione e tutto il personale della clinica San Giuseppe –spiegano dalla struttura – esprimono la loro sincera vicinanza e il più sentito cordoglio alla famiglia della paziente e confermano l'impegno a fare piena luce sull'accaduto, con la massima trasparenza e rigore”.