AREZZO
Depositata in procura la consulenza tecnica sull’incidente dello scorso 26 ottobre in cui perse la vita Linda Cecconi, 41 anni, nella regionale 71, all’altezza di Marcena.
Il camion frigo che travolse la Lancia Y della giovane madre "era troppo carico e tentò un sorpasso azzardato" che fece urtare il mezzo prima con un’altra auto poi con quella di Linda, che percorreva la regionale in senso opposto. Le ruote del camion dopo il sorpasso esplosero, l’autista perse il controllo del mezzo che iniziò a sbandare fino a travolgere la Lancia Y di Linda schiacciandola contro il guard rail.
Erano le 7,40 di mattina e la giovane madre, dipendente del comune di Arezzo, stava andando al lavoro mentre il camion era diretto in Casentino per consegnare i prodotti alimentari nei supermercati.
Secondo la perizia il carico era ben mille kg in più rispetto al limite consentito, e anche questo insieme alla manovra azzardata, avrebbe influito sull’incidente mortale.
Nel primo tentativo di sorpassare la 500 che gli era davanti, l’autista si scontrò con una Mini e nell’impatto altre due persone rimasero ferite. Sul posto arrivarono subito i soccorritori della Misericordia di Subbiano, l’automedica di Arezzo, un’ambulanza della Misericordia e della Croce Bianca di Arezzo, i vigili del fuoco e la polizia municipale ma per Linda non ci fu nulla da fare: la donna perse la vita sul colpo e i tentativi di rianimarla risultarono inutili.
Per compiere i rilievi al km 157 della regionale sono stati analizzati scrupolosamente i rottami, le frenate rimaste sull’asfalto e i segni di collisione servendosi dei più moderni strumenti di rilevazione, compreso un drone che subito dopo l’incidente fu fatto sorvolale in quel tratto per raccogliere ogni dato utile all’inchiesta.
F.M.