CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Museo civico e Casa di Piero. La carica dei 300 visitatori per l’anniversario dell’artista

Le visite guidate hanno valorizzato i capolavori del grande maestro del Rinascimento. Esperienza interattiva per le famiglie che hanno partecipato anche al laboratorio creativo. .

Le visite guidate hanno valorizzato i capolavori del grande maestro del Rinascimento. Esperienza interattiva per le famiglie che hanno partecipato anche al laboratorio creativo. .

Le visite guidate hanno valorizzato i capolavori del grande maestro del Rinascimento. Esperienza interattiva per le famiglie che hanno partecipato anche al laboratorio creativo. .

Museo civico e Casa di Piero della Francesca sempre più vicini anche a livello di collaborazione, oltre che dal punto di vista logistico, visto che sono separati soltanto da pochi metri di distanza. L’ultimo 12 ottobre e il relativo fine settimana hanno registrato numeri che, analizzati in controluce, sono più positivi di quanto si possa immaginare, dal momento che l’estate e il periodo delle vacanze sono terminati e che quindi il movimento turistico più in generale è più contenuto; oltre 300 i visitatori al museo e 77 quelli alla Casa di Piero, che con il nuovo corso – quello voluto dalla presidente della Fondazione, Francesca Chieli – sta gradualmente guadagnando terreno. Sabato 12, anniversario numero 532 della morte del grande artista, erano in programma visite guidate in entrambe le strutture, che svolgono una sorta di funzione complementare nella valorizzazione di Piero della Francesca: l’una ne raccoglie le opere, l’altra racconta di più la sua vita. Domenica 13, la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo (Famu) ha proposto attività ludiche e didattiche pensate per avvicinare i più piccoli all’arte. In mattinata, nella Casa di Piero, le famiglie hanno preso parte a un’esperienza coinvolgente e interattiva, seguita da un laboratorio creativo che ha stimolato la fantasia dei bambini. Il pomeriggio è stato invece dedicato al museo, dove le famiglie hanno esplorato le opere d’arte presenti, partecipando a un laboratorio dedicato al San Giuliano di Piero. Le attività hanno offerto un’opportunità unica per far conoscere la figura di Piero della Francesca in modo dinamico e accessibile, unendo scoperta artistica e divertimento. Non dimenticando la presentazione del volume "Matteo di Giovanni e Piero della Francesca. Studi sulla ricomposizione del Trittico di Val d’Afra", curato dalla storica dell’arte Cecilia Frosinini. La presentazione ha approfondito le recenti ricerche e il complesso restauro del Trittico di Val d’Afra, un’opera centrale nel panorama artistico toscano, il cui elemento più famoso, il Battesimo di Cristo, è oggi conservato alla National Gallery di Londra. "L’obiettivo è quello di dare un risalto sempre più importante al 12 ottobre, investendo sempre più sulla figura di Piero – ha detto la dottoressa Chieli – e la piena sintonia fra museo e Casa diventa un elemento fondamentale e di vantaggio reciproco".